Dopo le scaramucce a distanza, con la Nazionale a rimandare soltanto la risoluzione di quello che può diventare un vero e proprio caso di inizio stagione, Francesco e Acerbi e la Lazio pianificano un incontro chiarificatore. Un vertice è stato già fissato nei prossimi giorni alla presenza di Claudio Lotito e del del procuratore del difensore, Federico Pastorello, per comprendere se ci siano i margini per ricomporre la crepa che si è creata dopo le indiscrezioni emerse a proposito del rinnovo del contratto che scade nel 2023.

IPOTESI MULTA - Dal ritiro azzurro, Acerbi ha seccamente smentito le voci circa la richiesta di un nuovo ingaggio da 3,5 milioni di euro netti a stagione - più dei compagni di squadra Luis Alberto e Milinkovic-Savic - e nega di aver ricevuto una proposta della Lazio da 2,8 milioni più bonus. Senza troppi giri di parole, il centrale ha attribuito al club la responsabilità di questa fuga di notizie e ha utilizzato toni forti ("Il rinnovo? Voglio rispetto. Se questo è l’atteggiamento firmare non è più nella mia testa"), che non sono piaciuti alla società. L'ipotesi della multa è da tenere assolutamente in considerazione, ma ciò che più preme ora è guardarsi a quattrocchi per provare ad abbassare la tensione e appianare ogni tipo di contrasto. ​
INZAGHI CHIEDE CALMA - In questa partita, del tutto inaspettata e della quale la Lazio avrebbe fatto volentieri a meno, l'arbitro è un Simone Inzaghi desideroso più di tutti di un ritorno alla normalità. L'estate volge al termine ma, tra mercato e le questioni rinnovi (anche quello del tecnico) il settembre dalle parti di Formello si è fatto rovente. Ad oggi, la Lazio non ha ricevuto alcuna proposta per il suo calciatore che, in caso di clamorosa rottura, potrebbe diventare un'idea per il Napoli, mentre non trovano conferme le indiscrezioni a proposito dell'Inter.