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  • Lazio, cosa c’è sotto l’albero: rinnovi e il futuro di Milinkovic

    Lazio, cosa c’è sotto l’albero: rinnovi e il futuro di Milinkovic

    • Tommaso Fefè
    Quello in casa Lazio sarà un Natale ricco di programmi e di buoni propositi per il futuro. Di pacchi da scartare invece neanche l’ombra. Santa Clau...dio Lotito ha la slitta ingolfata dall’indice di liquidità e appesantita dagli arretrati col Fisco, che pur se rateizzati, vanno comunque pagati. A meno di cessioni e conseguenti introiti nelle casse del club, nuovi arrivi a Formello non se ne vedranno. Il che non significa però che si resterà con le mani in mano per tutto il mese di gennaio.

    RINNOVI – Intanto c’è il capitolo rinnovi su cui lavorare. Luka Romero e Danilo Cataldi attendono solo una chiamata per andare a firmare i nuovi contratti. Altri cinque anni per entrambi, con stipendio raddoppiato per il giovane argentino e adeguato fino a 1,8 milioni a stagione per il centrocampista, divenuto colonna portante del 4-3-3 di Sarri. Subito dopo sarà la volta di Pedro, altro elemento su cui il tecnico toscano vorrebbe poter contare ancora per almeno un altro anno. Lo spagnolo - che comunque a Roma si trova bene e resterebbe volentieri - per il momento nicchia difronte al pressing della società, in attesa di notizie dal Barcellona del suo amico Xavi. E poi c’è Milinkovic. Da capodanno il serbo entrerà ufficialmente negli ultimi 18 mesi in biancoceleste. Resta oggetto del desiderio di parecchi club, ma nessuno fin’ora si è avvicinato alle richieste di Lotito, che continua a volere tra gli 80 e i 100 milioni. Difficile ipotizzare che Juventus, Arsenal, Real Madrid o altre pretendenti decidano di farlo nelle prossime settimane. L’assalto al Sergente verosimilmente ci sarà a giugno. A maggior ragione se non si arrivasse a un accordo sul prolungamento del contratto. Il calciatore e il presidente ne hanno riparlato alla cena di Natale, martedì sera. Entrambi vogliono arrivare a una soluzione che accontenti tutti il prima possibile. Il procuratore del numero 21, Mateja Kezman, spinge per l’inserimento di una clausola rescissoria tra i 40 e i 50 milioni. Il patron dei capitolini invece la vorrebbe più alta. La partita si giocherà tutto su questo punto. La speranza per i tifosi è che il clima delle feste possa far trovare alle parti un ragionevole compromesso.

    PROGRAMMI – Chi invece non vedrà esaudire i propri desideri sulla letterina a Babbo Natale sarà Maurizio Sarri. Gli esuberi (Kamenovic e Fares, ndr) saranno piazzati, ma gli investimenti sul terzino sinistro e sul vice Immobile rimarranno in programma per l’estate. Al massimo si proverà a cogliere qualche occasione ai saldi invernali, ma solo se ci sarà piena condivisione sui profili. Un nuovo Cabral non sarebbe utile a nessuno. In ogni caso servono i soldi. Al di là di eventuali incassi dalla clausola per Muriqi (il Mallorca deve alla Lazio il 45% di una futura rivendita) o dalla nuova sistemazione di Escalante (di rientro in anticipo dal prestito alla Cremonese), l’unica partenza che darebbe respiro al bilancio sarebbe quella di Luis Alberto. Le voci di interessamenti dalla Spagna per il Mago continuano ad essere vive, ma di concreto al momento non c’è nulla. L’allenatore non avrebbe nulla in contrario a un suo addio. Ma nemmeno a una sua permanenza, se l’atteggiamento del numero 10, in allenamento e in partita, restasse quello visto nell’ultimo mese.
    Anche sulla questione portieri inoltre, salvo offerte irrinunciabili, non è prevista la partenza di Maximiano, neppure in prestito. Il portoghese resterà a giocarsi il posto con Provedel.
    Sarri nei prossimi mesi dovrà quindi fare il massimo con quello che ha, per raggiungere il traguardo Champions. Nel frattempo la dirigenza si adopererà per farsi trovare pronta in estate a consegnare al mister i pezzi mancanti. Parisi resta il sogno, Pellegrini una pista più percorribile per costi e minor concorrenza da battere. Non hanno più avuto seguito invece i discorsi nati nelle settimane scorse per i nomi che si andavano moltiplicando, dall’Italia e dall’estero. Idem dicasi per l’attacco, dove però manca al momento un nome che attiri l’attenzione più di altri. La ricerca di un centravanti di riserva è infatti ferma alle idee, per ora rimaste tali, Mariano Diaz, Cheddira, Tharemi e, ultimo arrivato, Sallai. Sorto e tramontato nel giro di poche ore anche il nome di Bonazzoli, non sembrano più in considerazione neppure i piani B Caputo e Lasagna. Il monitoraggio di possibili candidati andrà avanti sottotraccia per parecchio tempo ancora. Per fortuna dal 4 gennaio l’attenzione sarà catalizzata per lo più dalla ripresa del campionato. Il ritorno in campo dei propri beniamini è infatti, senza dubbio, il miglior regalo che i tifosi della Lazio possono aspettarsi.

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