
L’Inter di Inzaghi e quella di Mourinho hanno un aspetto in comune
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LA SOMIGLIANZA - Senza troppi giri di parole possiamo dire che, seppur diverse quasi in tutto, almeno in un fondamentale, l’Inter di Inzaghi e quella di Mourinho si assomigliano molto: entrambe hanno creato un feeling speciale con i propri tifosi e anche questa squadra, come quella del 2010, dà la sensazione di poter andare oltre ai propri limiti grazie alla forza del gruppo. Il Triplete è una stella che brilla lontanissima, quella del 2010 è una formazione entrata nella leggenda insieme alle altre Inter del passato, quelle che hanno raggiunto obiettivi di enorme prestigio e che hanno contribuito a rendere questo club ciò che che è attualmente. L’Inter di Inzaghi, invece, è ancora lontana dall’entrare nel mito, ma ha saputo ugualmente farsi voler bene dalla gente, forse proprio perché ha mostrato fin dall’inizio il proprio lato umano, quello imperfetto, ma comunque vero.

IDENTITÀ CHIARA - Non è neanche il caso di tracciare un parallelo sul percorso delle due squadre, che hanno un patrimonio genetico nettamente opposto. Mentre è assolutamente vero che l’Inter con Inzaghi è tornata ad avere una propria, fortissima, identità europea. Un fattore che compatta l’ambiente, creando un tutt’uno tra squadra e tifosi. Anche quello di allora era un gruppo un po’ vecchio, che avanzava verso l’inesorabile ringiovanimento voluto dalla proprietà. 15 anni dopo ci risiamo, con l’Inter in corsa su tre obiettivi ma con la clessidra che scorre via veloce. L’Inter di Mourinho e quella di Inzaghi sono distanti, ma condividono la stessa base e lo stesso desiderio di misurarsi contro avversari che sulla carta sono nettamente più forti.
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