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  • Lite Inter-Digitalbits, una strada per risolvere la questione. Ma con la Roma tutto funziona alla perfezione...

    Lite Inter-Digitalbits, una strada per risolvere la questione. Ma con la Roma tutto funziona alla perfezione...

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Continua a tenere banco la “querelle” tra l’Inter e Zytara Labs LLC, che ha stretto, più di un anno fa, un rapporto contrattuale per sviluppare diverse opportunità commerciali, tra cui anche la main sponsorship di maglia con il marchio Digitalbits (network blockchain open source) partner di manica nella scorsa stagione, prima di essere “promosso” a sponsor principale nel campionato corrente.

    Un’operazione da oltre 24 milioni di euro (contrattualmente fino al 2025), anche se, fino ad oggi, non sono stati garantiti i pagamenti delle prime due tranche (in totale più di 16 milioni di euro) oltre ad un bonus collegato sempre alla precedente stagione (per più di 1,5 milioni). Un mancato pagamento che non è collegato, come erroneamente ripreso da diversi media (specializzati e non), dalla mancanza di liquidità di Zytara (controparte contrattuale dei nerazzurri) o dal crollo del mondo cripto/bitcoin a livello mondiale.

    A conferma di questa tesi vi è la crescita del rapporto di partnership commerciale con la Roma che, come l’Inter, presenta sulle divise di gioco il marchio Digitalbits ed è stata, ad oggi, regolarmente pagata. Coi giallorossi Digitalbits, tra l’altro, è pronta nelle prossime settimane (dopo averlo annunciato su Twitter) a lanciare un primo fan token.

    Come già anticipato lo scorso 25 agosto su Calciomercato.com, Zytara contesta all’Inter di non essere mai riuscita a mettere in campo gli “asset digitali”, che renderebbero finalmente operativo il contratto di sponsorizzazione. Quest’ultimo aspetto avrebbe determinato la decisione di fermare i pagamenti, nonostante la sponsorship sia chiaramente attiva. Le aree legali dei due brand sono al lavoro da diverse settimane, e, soprattutto, il dipartimento commerciale nerazzurro vorrebbe provare a recuperare il rapporto. Ciò porterebbe al pagamento dell’ultima tranche (la terza) e magari anche ad una operazione di “saldo e stralcio per ridurre il valore dei pagamenti non incassati. Milioni di euro che farebbero molto comodo in chiave di bilancio di fine stagione.

    In ambienti vicini a Zytara si sottolinea come ci sia la volontà di trovare una soluzione pacifica tra le parti (non ci sarebbe infatti alcun desiderio di finire davanti a un tribunale per dirimere il caso). Oltre a ciò si sta provando, sempre in accordo con il commerciale dell’Inter, a proseguire, nella prossima stagione, come sleeve sponsor (per un valore non superiore a 1,5 milioni di euro).

    L’Inter, attraverso l’ad Alessandro Antonello, non è rimasta ferma ed è già al lavoro per provare a sostituire Digitalbits (a partire dalla seconda parte del campionato). Individuare però uno sponsor, dopo 12 turni, non è mai facile, anche perchè ci si trova in una situazione di debolezza contrattuale più che di forza. L’unica strada percorribile è chiudere il 2022/23 ad un valore nettamente inferiore ai 24 milioni (promessi da Digitalbits) e provare a stringere nuovo un rapporto biennale.

    C’è poi il tema del merchandising e il rapporto con i tifosi. Molti fan hanno acquistato la maglia con il logo di Digitalbits. Ci si troverebbe anche nell’imbarazzo di rifornire gli store ufficiali con prodotti, in termini di abbigliamento gara, diversi dalla divisa lanciata ad inizio stagione (costringendo i collezionisti di jersey ad un nuovo ed inutile esborso).

    Certamente la naturale prosecuzione del rapporto Roma-Digitalbits (altro club della massima serie con cui ha rapporti commerciali il brand del portfolio Zytara), con pagamenti costantemente assicurati e l’attivazione (come previsto dal contratto) degli asset digitali dimostra che qualcosa, dalle parti di Milano, non è andato nel verso giusto. Adesso tocca alle parti in causa trovare un punto di incontro, ma il nodo da sciogliere è solo l’attivazione degli asset digitali. Senza questo naturale sviluppo non ci sarà il pagamento della terza e ultima tranche e tutto finirà in tribunale.

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