Mancini: 'Anche in Italia abbiamo dei Bellingham, ma non li facciamo giocare. Il doping? Piedi di piombo...'

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Roberto Mancini, commissario tecnico dell’Italia, ha parlato così a margine della presentazione della partnership tra la Figc e Adidas: “Che cosa andrebbe fatto per rialzare il calcio italiano è difficile dirlo in poco tempo, noi stiamo andando a cercare ovunque giocatori anche giovani e sconosciuti, nella speranza che il talento possa poi essere utile. I giovani interessanti ci sono. Manca coraggio? Bisogno considerare che gli allenatori devo anche pensare a risultato. In vista dell’Inghilterra spero che i ragazzi stiano bene, che non ci siano infortunati. Sarà una partita difficile, è sempre Italia-Inghilterra, a tutti i livelli. Scamacca sta facendo una buona esperienza, ha bisogno di tempo, gli serve per migliorare.I ragazzi giovani devono giocare, in Italia o all’estero, devono trovare il campo con continuità. I giocatori giovani e interessanti ci sono. Il problema del centravanti? È un momento, il calcio italiano vive di questi momenti, stiamo lavorando per trovarne. Il girone di qualificazione per andare all’Europeo? È difficile, forse non dobbiamo essere più testa di serie (ride ndr). C’è l’Inghilterra, c’è l’Ucraina. Cosa manca all’Italia per avere un Bellingham? Noi abbiamo questi giocatori, ce ne sono almeno 4-5 per qualità e per livello. Senza fare nomi. Ce ne abbiamo di Bellingham, loro hanno un approccio diverso, li fanno giocare”.VIALLI - “Abbiamo perso un grande uomo, una grande persona. Grazie al Presidente per averci fatto vivere la possibilità di lavorare insieme. Gli anni dell’Europeo insieme sono stati straordinari. È stato con noi due anni, chi ha avuto Quando ti confronti con lui, tutti i giorni, impari per forza qualcosa. Soprattutto i più giovani. Sarà sempre con noi, è uno di quei personaggi immortali.
DOPING - “Non ho idea, bisogna andarci con i piedi di piombo. Bisogna stare attenti, queste cose accadono agli ex calciatori ma anche a persone normali”.
Dire che non esiste il doping è come credere alla cicogna. E' chiaro che molte squadre spagnole e inglesi ne fanno uso. Guardate talune partite. Il Chelsea batte la Juventus 5 a 0 con un ritmo infernale, poi la settimana dopo perde contro una squadra mediocre, correndo alla metà della velocità della partita precedente. E' naturale? Per non parlare del Barcellona di Messi, che aveva lo stesso medico di Indurain, come fu beccato Indurain, per un paio di anni incominciarono a correre di meno, guarda caso!
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