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  • Milan, il vero flop è Leonardo: scelte sbagliate e mutismo, fa rimpiangere il peggior Galliani

    Milan, il vero flop è Leonardo: scelte sbagliate e mutismo, fa rimpiangere il peggior Galliani

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    Gattuso qualcosa ha certamente sbagliato e ci rimetterà la panchina, i giocatori hanno spesso deluso e sono colpevoli dell’involuzione della squadra. Nella stagione del Milan, però, il vero flop ha un altro volto, in tutto simile a quello - dai lineamenti gentili e spesso sorridente - di Leonardo. I suoi errori, in questa stagione sempre più negativa, sono di ogni tipo: di scelte, di gestione, di comunicazione. Un piccolo, enorme disastro dirigenziale, che fa quasi rimpiangere il Galliani peggiore (il migliore è evidentemente di un’altra categoria, e Leonardo certamente ha imparato poco da lui). Proviamo a sintetizzare tutti gli sbandamenti, che ci sembra vengano sottovalutati. Da molti, ma forse non da Elliot, che infatti sta pensando di sostituirlo.

     

    L’ALLENATORE - Ha confermato Gattuso senza credere davvero in lui, ha permesso che venisse messo sotto accusa senza mai proteggerlo realmente (soprattutto nei momenti peggiori), lo ha pian piano delegittimato trasformandolo in responsabile dei pessimi risultati ottenuti dal Milan. Doveva cacciarlo subito o difenderlo fino alla morte, invece lo ha usato come parafulmine. Sbagliato e anche ingiusto.

     

    IL MERCATO - Un paio di acquisti che appaiono azzeccati (Paquetà, Piatek) dopo la valutazione errata su Higuain, le delusione Caldara, l’inaffidabile Bakayoko. E poi ci sono Castillejo e Laxalt, supervalutati e destinati a pesare sul bilancio anche in futuro. A proposito di conti economici: la questione con la Uefa rimane apertissima, esiste il rischio che il Milan paghi nelle prossime stagioni anche certe scelte dell’ultima dirigenza. Il futuro del club, insomma, rimane un punto interrogativo grande così: non ci sono certo problemi di sopravvivenza, ma quale esistenza attende una delle società più vincenti del mondo? Leonardo non ha fatto nulla per dare garanzie. Anzi.

     

    LA COMUNICAZIONE - Nel momento in cui il Milan rischia di sfasciarsi, per i risultati e i comportamenti, Leonardo ha aperto bocca solo per accusare i tifosi della Lazio per i cori razzisti contro Bakayoko. Una condanna che ovviamente condividiamo in toto, ma che è tristemente sembrata un modo per parlare d’altro anziché della squadra che aveva appena fallito il secondo obiettivo (la Coppa Italia dopo l’Europa League) e che rischia di mancare anche il terzo e ultimo (la qualificazione in Champions). Un grande club come il Milan, sempre nella bagarre, ha bisogno di un dirigente forte che parli, si esponga, sia presente dal punto di vista comunicativo. Se Leonardo, che è un oratore pronto e attento, rimane muto per gran parte del tempo, dà la sensazione che la società sia senza una guida sicura. Ma forse lo è.

     

    @steagresti
     


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