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  • Momenti Di Gioia: Luthe eroico, gioca con la lingua mozzata e un dito rotto!

    Momenti Di Gioia: Luthe eroico, gioca con la lingua mozzata e un dito rotto!

    • Alessandro Di Gioia
    "In un calcio ormai privo di esempi da seguire e positività, ma sempre più basato sul denaro e sul ritorno economico, e funestato da eventi che con il pallone non hanno nulla a che vedere, questa rubrica vuole proporre un momento di svago settimanale che ci riavvicini allo sport più bello del mondo, legato al campo di gioco ma non solo, anche ai social, alle iniziative di beneficenza e a storie da raccontare: il calcio è felicità, il calcio è passione, il calcio è "Momenti Di Gioia"".

    Pronto a tutto pur di giocare e difendere la porta della propria squadra, vista la grande occasione capitatagli quasi per caso: stiamo parlando di Andreas Luthe, estremo difensore dell'Augsburg, che ha sfidato qualsasi tipo di problema fisico pur di rimanere in porta nel match di sabato perso per 1-0 a Leverkusen contro il Bayer a causa del gol di Lucas Alario.

    DITO ROTTO E LINGUA MOZZATA - Luthe, portiere 31enne cresciuto nel Bochum, che in questa stagione si sta alternando con l'omologo Fabian Giefer, non voleva proprio perdere l'occasione da titolare: è sceso dunque in campo già con un dito rotto, elemento non di poco conto per un portiere. Ma il sogno di rimanere il numero uno del proprio club in Bundesliga lo ha spinto a non rifiutare l'opportunità, nonostante le condizioni precarie della mano: come se non bastasse però, durante la gara una ginocchiata presa in pieno volto da Alario durante uno scontro di gioco gli ha causato la caduta di un piccolo pezzo di lingua. Luthe infatti se l'è morsa durante l'urto, provocando il distaccamento di un pezzettino. Qualsiasi altro calciatore avrebbe deciso di abbandonare il campo, con un dito rotto e la lingua mozzata. Ma non il portiere dell'Augsburg: "Continuavo a sputare sangue. I medici mi avevano detto che se volevo potevo continuare. E l’ho fatto". 

    EROE DENTRO E FUORI DAL CAMPO - Un eroe della modernità: troppo amare le due stagioni in Bundesliga da dodicesimo dopo un'intera carriera nelle serie minori. La svolta arriva all'inizio del campionato: il tecnico Baum, insoddisfatto delle prestazioni di Giefer, decide di schierarlo da titolare a Monaco contro il Bayern, dove l'Augsburg pareggia 1-1 grazie alle prodezze del proprio portiere, che non perde più il posto e nemmeno ha più intenzione di lasciarlo. Eroe dentro e fuori dal campo: nel 2015 ha fondato insieme al collega Jonas Ermes, portiere del Meinerzhagen, "In safe Hands", associazione che insegna ai bambini, tramite lo sport e non solo, i valori di educazione civica, integrazione e diversità.

    @AleDigio89

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