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  • Inter a picco, Moratti ne salva solo uno

    Inter a picco, Moratti ne salva solo uno

    Massimo Moratti, ex patron dell'Inter, parla al Quotidiano Sportivo delle vicende attuali (e non) del club nerazzurro. 

    Sul passaggio del club prima a Erick Thohir e poi al gruppo Suning: "In questo passaggio epocale mi ha colpito un dettaglio che รจ diventato fondamentale: all'uscita dei Moratti non ha fatto riscontro l'ingresso di una multinazionale, di una anonima societร  della Cina, ma quello di una famiglia che si รจ presentata con l'intenzione di stabilire una continuitร  anche umana. Si parla della ricca e grande societร  Suning ma io ho conosciuto il signor Zhang Jindong che mi ha parlato dei suoi programmi per il futuro dell'Inter con la stessa passione che ci ho messo io. Non รจ interessato a una speculazione finanziaria ma a far diventare ancora piรน grande, nel suo grandissimo Paese, il mito nerazzurro; al primo approccio ha voluto che ci fosso anch'io, proprio a sottolineare una continuitร  familiare".

    Su Steven Zhang: "Un gran bravo ragazzo che ho ospitato, col quale si parla della 'nostra' Inter; vuol sapere tutto, e di storia ce n'รจ, e ha in mente di stare a Milano, di seguire il club giorno dopo giorno, non di viverne l'avventura da lontano come รจ successo con Thohir". 

    Su Stefano Pioli: "Mi รจ sembrato la persona giusta per portare ordine e carica nella squadra. รˆ un interista appassionato". 

    Sulla squadra: "Di giocatori bravi, ma devono diventare determinanti come Mauro Icardi, l'unico che fa bene la sua parte. Un conto รจ avere giocatori importanti, un conto รจ fare una squadra... Il rimedio? Non sempre dipende dall'allenatore. Ricordate Italo Allodi? Non si lasciava sfuggire un dettaglio, era il tutore della squadra, dell'allenatore. Competenza e passione". 

    Infine, carrellata di allenatori: "Josรฉ Mourinho seppe costruire una squadra straordinaria, che pendeva dalle sue labbra e accettava ogni sacrificio. Cosรฌ potรฉ vincere tutto. Walter Mazzarri mi piaceva come lavorava, non ha avuto fortuna... Milano non รจ facile... Frank de Boer era un'idea nuova, forse troppo nuova...". 

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