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  • Napolimania: la difesa ti spacca in due

    Napolimania: la difesa ti spacca in due

    Ce n’è voluto, ma alla fine anche Rafa Benitez ha ammesso che il suo Napoli è spaccato in due: 'Benissimo davanti, meno bene indietro. Siamo divisi in due blocchi', ha ammesso lo spagnolo nel dopogara con l’Inter. E senz’altro il segnale dell’inserimento di un terzo centrocampista per una punta può essere letto come un’ammissione che c’è davvero qualcosa che non va. Il Napoli dà la sensazione di essere “aperto” lì dietro: c’è spazio per tutti, perché il centrocampo fatica a fare filtro, e il lavoro dei terzini non è sufficiente. Per di più c’è l’assenza di Reina, che in queste tre partite ha fatto incassare al Napoli ben sette gol. Un mix di situazioni che di certo non hanno messo Benitez nelle condizioni migliori: i guai sono arrivati con il doppio infortunio in breve tempo di Zuniga e Mesto, in pratica le due risorse migliori che lo spagnolo aveva trovato per sistemare il reparto.

    Senza di loro, si balla: mentre il colombiano aveva dimostrato già in passato le sue qualità difensive, l’ex Genoa è stata una lieta sorpresa. Benitez aveva trovato in lui “un grande giocatore”, come spesso ha detto. L’infortunio dell’esperto esterno sinistro ha rilanciato sicuramente Maggio, che però non riesce a essere il punto di riferimento che era, e ha costretto la società a ripiegare su uno svincolato, Reveillere, visto che Armero patisce tanto la fase difensiva (lui che del resto nasce centrocampista). Purtroppo le due fasce non vanno: Maggio soffre, patisce forse un modulo che non ha mai digerito in pieno, mentre Reveillere, alla sua seconda da titolare, non ha impressionato, seppur senza fare alcun danno.

    A ciò si aggiunge che Benitez contro l’Inter ha giocato con ben quattro attaccanti: Mertens, Insigne, Callejon e Higuain. Contando i quattro difensori, i compiti di filtro e di costruzione a centrocampo sono sono stati lasciati ai soli Dzemaili e Inler, che di certo hanno faticato non poco. Eppure Benitez rigetta qualsiasi rilievo al suo modulo: addebita gli errori difensivi ai singolo, e non alla natura del suo Napoli. 'Non sono errori tattici, ma di singoli', ha spiegato il tecnico spagnolo, facendo capire, quindi, che i giocatori sanno bene cosa devono fare. Segnali chiari che il tecnico spagnolo non intende affatto cambiare modulo, e quindi gli occhi tornano ancora una volta su chi viene schierato in difesa. Nel reparto dei centrali, l’unico intoccabile (con grande merito) è Raul Albiol, mentre Fernandez e Britos continuano a balbettare.

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