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  • Parmamania: match point fallito per una squadra che non sa più vincere

    Parmamania: match point fallito per una squadra che non sa più vincere

    • Simone Buratti
    Un altro pareggio, il quarto consecutivo dopo quelli contro Torino, Sassuolo e Milan. Almeno in due di queste partite ci sono importanti punti salvezza lasciati per strada. A Verona col Chievo il Parma ha fallito un match ball che avrebbe potuto chiudere la pratica per la permanenza della categoria. Il vantaggio del solito Kucka (sempre uno dei migliori in campo tra le fila ducali) non è bastato per tornare alla vittoria in campionato la quale manca addirittura dal 9 marzo (1-0 casalingo contro il Genoa). I veneti, già retrocessi da due giornate, hanno ancora una volta dimostrato di onorare fino in fondo il torneo dopo la clamorosa (e meritata) vittoria dell’Olimpico con la Lazio. 

    Il Parma a forza di pareggiare alla fine dei giochi probabilmente si salverà ma non per meriti propri. Il Frosinone è praticamente spacciato e l’Empoli dovrebbe vincere almeno tre partite su quattro per sperare di salvarsi. Ciò che preoccupa maggiormente l’ambiente crociato è il calo evidente della condizione generale della squadra nel secondo tempo. Anche a Verona i ragazzi di D’Aversa hanno concesso troppo campo al Chievo e addirittura Sepe ha salvato il risultato con grandi interventi. La condizione fisica e mentale dei ducali è troppo altalenante in questa ultima parte di stagione. Dopo la bella prestazione casalinga contro il Milan ci si aspettava una convincente vittoria nella gara giocata al Bentegodi. 

    Ora i crociati hanno altre quattro gare e dodici punti a disposizione per chiudere la pratica salvezza. La Sampdoria, prossimo avversario del Parma reduce da due KO consecutivi, arriverà al Tardini per giocarsela ad armi pari e per ritrovare lo stato di forma delle scorse settimane. Il bello del calcio è che nessuno ti regala punti, tantomeno in un campionato competitivo come quello italiano. I gialloblu per staccare il pass del prossimo campionato di Serie A dovranno sudare la maglia crociata fino alla fine

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