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  • Pepe e i dubbi sul recupero, la Juve è preoccupata: ecco chi può arrivare

    Pepe e i dubbi sul recupero, la Juve è preoccupata: ecco chi può arrivare

    • Davide Russo de Cerame
    Simone Pepe e la Juventus: una storia lunga 4 anni e che tutti i tifosi bianconeri si augurano possa ancora proseguire. Eppure le condizioni fisiche dell'esterno di centrocampo sono ancora un reubs: lo scorso 14 febbraio infatti Pepe è stato vittima di un infortunio, l'ennesimo degli ultimi 18 mesi. Ora la Juve inizia ad interrogarsi sulle condizioni fisiche del suo giocatore e per cautelarsi sta pensando già ad un rinforzo nello stesso ruolo.

    RECUPERO DA VERIFICARE - L'ala destra stava recuperando da un lunghissimo stop per il problema, sempre di carattere muscolare, che lo teneva fermo ormai da un anno e mezzo; periodo durante il quale Pepe era riuscito a rientrare ma sempre per brevi tratti. Prima dello stop subito a metà febbraio c'era ottimismo sul ritorno in campo di Pepe che sarebbe dovuto avvenire entro i primi di marzo.

    CRONISTORIA DI UN CALVARIO - L'estate maledetta è quella del 2012: Simone Pepe è reduce da una stagione decisamente positiva, con i bianconeri campioni d'Italia grazie anche alle sue 6 reti (spettacolare quella siglata nel pareggio per 3-3 contro il Napoli al San Paolo) in 33 partite. Il 26 luglio 2012 infatti l'ala destra viene deferita dal procuratore federale Stefano Palazzi per omessa denuncia, nell'ambito dell'inchiesta calcioscommesse, per fatti risalenti a quando Pepe vestiva la maglia dell'Udinese. La partita in questione è Udinese-Bari, terminata 3-3. Passa una settimana e arriva la stangata: la richiesta di un anno di squalifica. Il 10 agosto però Pepe viene assolto ma il peggio deve ancora venire. Trascorrono altre due settimane e Pepe, in occasione del Trofeo Tim, rimedia un problema alla coscia: sembra cosa di poco conto ma non sarà così. Resterà ai box per quasi tre mesi rientrando in occasione della gara di campionato contro la Lazio, il 17 novembre 2012: 21' che risulteranno essere gli unici nel corso di tutta la stagione.

    OPERAZIONE NECESSARIA - Pepe subisce una ricaduta ma i suoi problemi alla coscia continuano ad affliggerlo al punto che il romano decide di operarsi: è il 27 febbraio del 2013 quando si sottopone ad un intervento chirurgico al muscolo semimembranoso della coscia sinistra, causa dei numerosi fastidi. Dopo alcune partite con la Primavera bianconera, Pepe torna finalmente in campo in prima squadra lo scorso 18 dicembre: sembra la fine di un tunnel quando, a più di un anno di distanza dall'ultima apparizione, entra a meno di 10' dalla fine nella gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro l'Avellino, finita poi 3-0. "Una bellissima sensazione e mi sono emozionato nel sentire l’applauso dei tifosi. Li ringrazio perché il calcio è la mia vita e capisco che i problemi gravi sono ben altri": parole che lette ora aumentano il rammarico per un giocatore che sembrava finalmente pronto a tornare in campo e che invece è stato poi costretto a fermarsi, per l'ennesima volta.

    VECCHIO OBIETTIVO - La Juventus, per cautelarsi, sta sondando già il mercato: il contratto di Simone Pepe scadrà a giugno 2015 e i bianconeri credono ancora fortemente nell'ala laziale ma per evitare spiacevoli sorprese Marotta ha già in mente chi può arrivare a giugno per rinforzare un ruolo che rischia di rimanere scoperto. I nomi sono due: Nani e Cerci. L'esterno destro del Manchester United, già cercato negli scorsi mesi, ha rinnovato da poco con i Red Devils ma non è al centro dei piani del tecnico Moyes: la Juventus potrebbe far leva proprio su questo fattore, proponendo al giocatore un ingaggio importante (il portoghese percepisce circa 6 milioni di euro a stagione sino al 2018). Nani, classe '86, è nel pieno della sua carriera e piace molto a Conte: ecco perchè pare essere in vantaggio sull'alternativa Cerci.

    DIFFICILE STRAPPARLO AL TORINO - Alessio Cerci molto probabilmente lascerà i granata a giugno: il suo contratto scade nel giugno del 2016 e Cairo ha tutta l'intenzione di monetizzare al massimo cedendo un giocatore che quest'anno è esploso definitivamente. Ciò che rende complesso il trasferimento dell'esterno di orgini laziale sull'altra sponda della città di Torino è proprio una questione stracittadina: i tifosi del Toro hanno maldigerito il passaggio di Ogbonna alla Juventus, un'altra cessione agli odiati cugini non verrebbe perdonata al presidente Cairo che pare infatti intenzionato a cedere Cerci al Milan.


     

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