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  • Pescara, Sebastiani: 'Oddo era un idolo sei mesi fa, ora è un imbecille. Me lo tengo stretto'

    Pescara, Sebastiani: 'Oddo era un idolo sei mesi fa, ora è un imbecille. Me lo tengo stretto'

    Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ha parlato al Corriere della Sera dopo i fatti di cronaca: "La situazione a Pescara ha oltrepassato i limiti? Delle macchine non mi importa, si ricomprano. È più il danno alla città, si sporca l’immagine della piazza e si butta via il buon lavoro fatto negli ultimi 5 anni. Sono pronto a cedere il club e andare via a fine anno, basta ci sia qualcuno di serio. Il Pescara però non me lo faccio estorcere da delinquenti e da atti intimidatori e non lo cedo perché devo scappare dalla città. Perchè il rapporto con i tifosi è degenerato così? Tanti chiacchieroni in giro dicono bugie, illudono la tifoseria, la sobillano. Così si spingono le folle all’odio, su falsità evidenti che riguardano offerte, per acquistare la società, che io non ho mai ricevuto. Dicono che mi metto i soldi in tasca, che il Pescara ha preso 30 milioni di diritti tv, quando invece sono 18. Così si è istillata nella gente l’idea che io penso solo ai miei affari. Oddo? Sei mesi fa se avessi toccato Oddo invece di bruciarmi due macchine mi avrebbero tirato 30 bombe in casa. Era l’idolo di tutta Pescara. Oggi Oddo è diventato per tutti un imbecille: beh, per me non lo è, resta un bravo allenatore. Sì, sono una mosca bianca in questo calcio, il tecnico lo tengo perché la squadra è con lui, il gruppo lo segue. Poi sì, siamo limitati, in campo e fuori: le risorse che abbiamo sono poche".

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