
Postecoglou, pagliaccio a chi? Quando una Coppa fa la storia e salva la stagione (anche grazie a Vicario)
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Un successo che porta la firma di Ange Postecoglou, per chi non sa leggere "un mister nessuno", per chi invece conosce il suo curriculum vitae, un allenatore poco mediatico e pragmatico, che però ha vinto ovunque è andato, dall'Australia al Giappone, passando per la Scozia. Un uomo, prima di tutto, che ha dovuto subire gli attacchi inopportuni, oltre i limiti, di tifosi e stampa, che prima della sfida di Bilbao aveva utilizzato la parola clown, pagliaccio, per descriverlo in caso di fallimento. La vittoria di oggi porta la sua firma, lui che ci ha sempre creduto, lui che dopo la sconfitta nel derby contro l'Arsenal, nel settembre scorso, aveva sfidato tutti, con una dichiarazione che ha rischiato di diventare un meme: "Vinco sempre al secondo anno".
L'allenatore australiano ha regalato un trofeo che al Tottenham mancava dal 2007-08, dalla Coppa di Lega contro il Chelsea, ha vinto dove non ci sono riusciti Mourinho, Conte e Pochettino. Lo ha fatto con il 27% di possesso palla, senza Maddison, Kulusevski e con Son a mezzo servizio. Snaturandosi, giocando all'italiana, inserendo un difensore per un attaccante (Danso per Johnson), difendendo con le unghie e con i denti il guizzo sottoporta di Brennan Johnson. Una prova umile, che lo racconta, lo rispecchia. Postecoglou è noto per la sua umiltà e per la sua capacità di ascoltare, per questo qualcuno negli ultimi mesi ha pensato bene di mancargli di rispetto. Quel qualcuno ora dovrà mordersi la lingua. The clown, il pagliaccio, ha scritto la storia, ha vinto un trofeo e ha qualificato il Tottenham alla prossima edizione della Champions League. Tutto il resto sono parole al vento.

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C’è da rivalutare la nostra serie a dopo quella partita lì : finale orribile ieri sera ,meno male...