
Prandelli: 'Io umiliato dal Valencia, no comment su Lotito. Non avrei mai lasciato Firenze. Scudetto Juve? No...'
Ha mai pensato seriamente di ripartire dall'Italia? "Gli allenatori cercano situazioni in cui ci sia un progetto, non solo di valorizzazione economica, ma anche tecnico. Io non me ne sarei mai andato dall'Italia, ho fatto l'esperienza in Turchia ed è andata male per una questione di bilanci, tanto che sono in causa con il Galatasaray. All'estero non mi è andata benissimo".
Senza dimenticare il discorso avanzato con la Lazio...
"E' inutile tornarci, Inzaghi sta facendo un grande lavoro. Lotito manovratore? E' meglio che non entri in questo se voglio tornare ad allenare in Italia (ride, ndr). Ci sono rimasto male, ci siamo stretti la mano ed è un patto d'onore per me".
Niang verso l'addio all'Italia: cosa ne pensa?
"E' un giocatore importante, forse chiede di giocare sempre e l'allenatore non può prometterglielo. A me piace molto, ha facilità di corsa, vede la porta e ha dimostrato che se c'è fiducia può fare grandi cose. Le parole di Montella? Se l'allenatore non è coinvolto a livello di mercato, è normale che dica quello che pensa sulla situazione. E' fondamentale creare un rapporto allenatore-società, a grande vantaggio di quest'ultima".
E' ipotizzabile un Prandelli-bis a Firenze per l'anno prossimo?
La Juventus ha già vinto lo Scudetto?
"No, Napoli e Roma lotteranno fino alla fine. Allegri ha dimostrato di poter mettere in campo anche cinque giocatore molto offensivi, sono curioso di capire se verrà riproposto. Il miglior calcio? Del Napoli".
Cosa pensa dell'Atalanta dei giovani?
"E' l'esempio per molte squadre, anche in Europa, per come si deve lavorare nel Settore Giovanile. Grandi complimenti alla famiglia Percassi e spero che i tifosi possano continuare a sognare".
Allenerebbe in questo momento il Palermo?
"Ho già dato a Zamparini: ho vinto il campionato di Serie B e mi ha esonerato dopo tre giornate".
