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  • Romamania: quanto è difficile salutare Dzeko, ma merita di vincere qualcosa. Speriamo nello 'Yes We Dan' di Friedkin

    Romamania: quanto è difficile salutare Dzeko, ma merita di vincere qualcosa. Speriamo nello 'Yes We Dan' di Friedkin

    • Paolo Franci
    Dzeko alla Juve. Kolarov all'Inter. E Milik che non fa certo salti di gioia per venire alla Roma. Logico: Arkadiusz spera di andare alla Juve che certo gli offre panorami internazionali non paragonabili. Il tutto mette una certa tristezza e – lo sottolineo – non sto parlando di affari, soldi o convenienze di business. Penso invece, a quel poco che resta dell'aspetto romantico del pallone.

    Dzeko è senza alcun dubbio il giocatore più rappresentativo - senza considerare Totti e De Rossi, fuori concorso per evidenti motivi - della Roma degli ultimi anni. Senza dubbio il più forte centravanti atterrato sul prato dell'Olimpico assieme a un altro paio di mostri sacri: Bati, Pruzzo e non me ne vengono in mente altri. Già due volte è stato sull'orlo dell'addio. In quel gennaio di due anni fa, quando Monchi l'aveva ceduto a Conte e al Chelsea per portare qui, pare, Giroud (se ci ripenso, ancora oggi cado dalla sedia...) e l'anno scorso con il Conte bis all'Inter. E' rimasto qui e meno male, nella prima e seconda storia.

    Ora, probabilmente andrà via. Il suo ingaggio pesa un bel po' per le poco floride casse romaniste. Eppoi non è più un “pischello”, come si dice da queste parti. Ragion per cui, potrebbe andare alla Juve, facendo l'ultimo favore alla Roma e cioè occupare la casella che doveva essere di Milik. Mossa involontaria, certo, ma utile alla causa nel caso in cui l'interessamento della Roma per il polacco sia farina buona.

    Io adoro Dzeko, profondamente. Personalmente lo ritengo il centravanti più forte della storia della Roma, considerando il livello delle squadre che gli hanno costruito intorno. Però è anche vero che gli anni passano, le esigenze economiche sono imperanti – a maggior ragione per gli effetti sull'economia del Covid – a causa dei disastri di mercato delle ultime stagioni e lui, Dzeko, merita di competere per vincere qualcosa dopo tanti anni. Certo, se andrà alla Juve il colpo d'occhio dal punto di vista del popolo romanista non sarà dei migliori. Anzi. La rivalità con il bianconero c'è sempre e sempre ci sarà e, sicuro, veder partire giocatori simbolo o rappresentativi come Dzeko e Kolarov per indossare maglie non proprio digeribili dal tifoso romanista, un po' di tristezza la infonde. Giusto un po' e giusto per un attimo, perchè questo è il calcio moderno.

    Però poi, cerchiamo di pensare al futuro, magari all'insegna dello “Yes We Dan”, dando fiducia a Friedkin fino a prova contraria e aspettando che faccia i fatti. Perchè di chiacchiere e promesse ne abbiamo sentite fin troppe negli ultimi anni.
     

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