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  • Rabiot è un caso: c'è il Tottenham, la Juve non chiude a un addio a gennaio

    Rabiot è un caso: c'è il Tottenham, la Juve non chiude a un addio a gennaio

    • Andrea Sereni
    Adrien Rabiot continua a deludere. Il colpo estivo della Juve, almeno per quanto riguarda il centrocampo, è un oggetto misterioso.

    INVOLUTO - Lento, imbolsito, spesso poco lucido anche nel palleggio. Il francese è un lontano parente del giocatore che aveva fatto innamorare mezza Europa, compreso un certo Barcellona, nella sua esperienza al PSG. Titolare ieri contro il Bologna, quarta volta in campionato (solo 12' invece in Champions), Rabiot ha fornito una volta di più una prestazione mediocre, senza particolari spunti. Qualche sprazzo, segnali di timida crescita nel secondo tempo, almeno fin quando è stato in campo. Ma la Juve da lui si aspettava di più. Non a caso per strapparlo alla concorrenza gli ha offerto un ricco ingaggio, da 7 milioni di euro più 2 di bonus a stagione. Uno stipendio che nella rosa bianconera lo pone alle spalle dei soli Ronaldo, con i suoi inarrivabili 31 milioni, De Ligt (7,5), Higuain (7,5) e Dybala (7,3). Siamo neanche a fine ottobre, è presto per dare giudizi definitivi, ma al momento l'oneroso investimento dei bianconeri non è stato positivo.

    A GENNAIO... - Sarri ha a disposizione una rosa ricca, ancor di più a centrocampo. Oltre Rabiot ci sono Khedira e Matuidi, i pretoriani di Allegri che hanno convinto anche il tecnico ex Napoli. Poi Pjanic, Ramsey, Bentancur e Emre Can. Proprio quest'ultimo, in crescita, è stato tenuto fuori dalla lista Champions. Qualora Rabiot continuasse così, a gennaio le cose potrebbero cambiare. E allora, inevitabile che succeda, iniziano i primi ragionamenti e sondaggi, in vista della prossima finestra di mercato. Come raccontato da calciomercato.com, il Tottenham sta seriamente pensando a Rabiot. Un'idea al momento, nulla di più, per una possibile operazione che potrebbe coinvolgere anche Eriksen, che piace alla Juve e andrà in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. Certo, c'è sempre da convincere Adrien e mamma Veronique, ma la Juve non chiude all'addio di un giocatore arrivato solo pochi mesi fa da fuoriclasse, ingrigito da due mesi e mezzo di negatività.

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