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  • Raiola: 'Nedved non voleva la Juve, Allegri vada via. Higuain? Troppi soldi'

    Raiola: 'Nedved non voleva la Juve, Allegri vada via. Higuain? Troppi soldi'

    Mino Raiola parla ancora. L'agente di Pogba, Balotelli, Kean e Donnarumma commenta la stagione e fa il punto sul mercato di alcuni suoi assistiti al Corriere dello Sport. Partendo, ovviamente, dai bianconeri e dalla loro stagione che si concluderà domani, con la finale di Champions League: "Io non avrei mai comprato Higuain per una somma simile. Invece, alla fine, ha avuto ragione la Juve: grazie anche ai gol di Higuain, ha vinto il sesto scudetto consecutivo, la terza Coppa Italia di fila ed è arrivata alla seconda finale di Champions nelle ultime tre edizioni. Per sovrammercato, ha pure indebolito il Napoli che gioca sì un calcio meraviglioso, ma dove sarebbe arrivato se avesse tenuto Higuain? Mandzukic, invece, è il giocatore io prenderei subito. Nella Juve ha fatto un salto di qualità eccezionale: è diventato stabilmente un top player di livello internazionale. Allegri: In questi tre anni di Juve è diventato un allenatore pronto per allenare qualunque club di statura mondiale. Ho letto che resterà in bianconero indipendentemente dall'esito della finale di Cardiff. Ma, se fossi Max e vincessi la Champions, lascerei Torino. Quando arrivi al top, devi cambiare". 

    NEDVED E LA JUVE - Pavel Nedved alla Juve nel 2001. Queste le parole di Raiola, allora suo agente: "Nedved lo portai io? E' vero, ma Pavel a Torino non ci voleva proprio andare. Era il 2001, Nedved giocava nella Lazio dal '96, era felice. Anche perché, una della prime cose che Zoff fece da presidente, fu adeguare l'ingaggio obbedendo a un criterio rigorosamente meritocratico: era il migliore di quella Lazio. La cessione alla Juve fu inevitabile. Quei 73 miliardi di lire erano diventati ossigeno puro. Pavel capì e accetto, per amore della Lazio, ma i primi tempi furono durissimi. Non ingranava. Correva troppo. Agnelli lo incrociava mentre correva sia la mattina che la sera. Nedved è sempre stato così: si allena il doppio rispetto ai compagni. Il Pallone d'Oro non lo ha vinto per caso. E' un formidabile vincente". 

    BALO E KEAN - Balotelli e Kean, 27 anni e 17, suo assistiti. Quale futuro per loro? "Balotelli? Si fida di me. Il suo rendimento al Nizza è stato positivo, però Mario deve dare molto di più perché ne ha di possibilità. Io sono esigente e lui lo sa. Resterà al Nizza? Vedremo. Piace molto al Borussia Dortmund e al Marsiglia. Kean? Diventerà un fenomeno. Ha 17 anni e, alla sua età, ne ho visti pochi così forti come lui. D'accordo con la Juve stabiliremo come regolarci per la prossima stagione. Per continuare a crescere ha bisogno di giocare con grande continuità. A meno che non venga trapiantato in pianta stabile in prima squadra. C'è anche un'altra ipotesi: un anno in prestito in Olanda, in un campionato che continua a migliorare quanto a tasso tecnico". 

    I CONSIGLI A GALLIANI - Infine, svela un retroscena a tinte rossonere: "Gli olandesi hanno fatto la fortuna del Milan? Già. Una volta ho proposto a Galliani, quando il Milan non faceva più risultato, di portare Davids, Kluivert e Seedorf a dirigere il settore giovanile, aprendo la scuola olandese a Milanello".

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