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  • Roma, i botti arriveranno a giugno. Ecco il piano di Monchi

    Roma, i botti arriveranno a giugno. Ecco il piano di Monchi

    • Francesco Balzani
    “In questo mercato abbiamo dei limiti, potremmo anche restare così”. L’andazzo si era capito da tempo, ma Monchi ieri ci ha tenuto a ribadirlo. La Roma a gennaio potrebbe anche non effettuare operazioni a parte quelle in uscita di giocatori tornati alla base come Defrel, Sadiq o Bruno Peres. Il ds spagnolo nel summit con Pallotta di qualche settimana fa aveva ricevuto l’avvertimento: i soldi sono stati spesi in estate, ora si compra solo con i proventi delle cessioni. E lo stesso Monchi d’altronde ha sempre ribadito che il “mercato di riparazione serve a poco”. Perché il “vero mercato si fa in estate”. E così l’ex dirigente del Siviglia si è portato avanti col lavoro di giugno intavolando trattative che saranno chiuse a campionato finito. Sarà un mercato tinto d’azzurro, ma non solo.
     
    DIFESA - E’ il reparto che più necessita una rinfrescata. Il rischio di perdere Manolas (in orbita Manchester United) a causa della clausola da 36 milioni è molto alto. Così Monchi è corso ai ripari portandosi in pole per arrivare a Gianluca Mancini dell’Atalanta in un affare che ricorda molto quello di Bryan Cristante. Il valore del cartellino del centrale bergamasco è intorno ai 25 milioni che però possono essere in parte assorbiti dalla possibile cessione di Defrel a gennaio. In caso contrario è possibile il prestito biennale con obbligo di riscatto. In uscita pure Fazio e Marcano. Difficile arrivare a Rugani per il quale la Juve spara alto, ma piacciono molto Kabak del Galatasaray e il gigantesco Guedes del Santos. Un po’ d’esperienza potrebbe arrivare da Miranda in uscita dall’Inter. 
    CENTROCAMPO - Tingere ancora più d’azzurro il reparto che oggi conta già De Rossi, Zaniolo, Cristante e Lorenzo Pellegrini. Il primo obiettivo di Monchi si chiama Nicolò Barella, anche se le difficoltà per arrivare al regista del Cagliari sono tante. Il piano è presentare un’offerta da 40 milioni più l’inserimento di due giovani come Riccardi e Celar, magari in diritto di riscatto con possibilità di recompra da parte del club giallorosso. La concorrenza è alta, così per il dopo De Rossi si continuano a battere pure le piste che portano a Herrera del Porto e Meité del Torino.  Per rinforzare la panchina, che vedrà probabilmente la partenza di Pastore e Coric, sono state già intavolate le trattative con Empoli e Genk rispettivamente per Bennacer e Malinovskyi. Ad oggi “impossibili” visto il budget praticamente azzerato in mano a Monchi. Ma in estate le cose cambieranno. 

    ATTACCO - C’è da pensare al dopo Dzeko, senza però trascurare la crescita di Schick. Monchi ha dichiarato di amare Belotti, e le speranze di arrivare al Gallo ci sono. Da valutare poi la situazione legata ad Under nel mirino di diversi top club europei. Il turco sembra in uscita e dalla sua cessione potrebbe arrivare i soldi necessari per accontentare il Torino. Al suo posto sarebbe piaciuto Kouamé che è però ormai vicino al Napoli. Così si studiano piste alternative come Sarr del Rennes o Zyiech dell’Ajax. Ma molto dipenderà dalla crescita in questi mesi dello stesso Schick e di Kluivert. 

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