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Sampdoria, a tutto Accardi: "Abbiamo una proprietà forte, vuole investire. L'esonero di Pirlo..."
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Sull'esonero di Pirlo: "Pirlo lo stimo come allenatore e come persona, ma visto quello che abbiamo costruito ci aspettavamo qualcosa di diverso. Gli abbiamo dato la rosa completa al 95% prima del via e quindi credevamo in un’altra partenza, con un’identità più chiara. Non abbiamo cambiato prima perché la proprietà lo conosceva e mi ha detto di provare, ma poi si fanno delle valutazioni e si vedono le partite. In B serve altro, serve più fame: i nomi non basta, bisogna creare uno spirito ed essere umili. Sottil è preparato, conosce la B e, oltre ad avere idee chiare, ha anche fame. Le sue squadre sono sempre state toste. Ci aspettiamo una Samp così".
Coda e Tutino? "Dice sempre Galliani che gli attaccanti vanno presi con l’almanacco, perché i gol li fanno sempre gli stessi. Loro sono una certezza, però conta quanto riusciranno a fare giocando di squadra". E sul tifo? "Avere quasi 20mila abbonati è bellissimo, così aumenta la nostra responsabilità nei confronti di questa gente. Ma non avevo dubbi su di loro. L’unica cosa da fare è lavorare e creare un ambiente unito. Le difficoltà sono tante, le superi solo diventando una famiglia e una chiara identità. Noi e il Palermo siamo le due squadre con la pressione maggiore. Sulla carta sono tante le candidate, ma con la carta non si vince…"
Alcuni investimenti sono stati fatti sui giovani: "I giovani possono sbagliare, come Vismara a Palermo, ma se li sostieni le qualità vengono fuori: lui stesso si è ripreso la scena con il Bari. E poi con i giovani si può creare patrimonio per il futuro". Mercato semplice? "No, non è stato un mercato semplice. Sapevo che sarebbe stato difficile, e una volta dentro ho capito cosa ci aspettava. Ma le difficoltà sono un’opportunità: conta l’atteggiamento di come si affrontano, avevamo le idee chiare e abbiamo risolto tutto, andando a step. Se le operazioni sono andate in porto, è perché abbiamo agito secondo le regole: se no non avremmo potuto tesserare nessun calciatore. Gli obblighi di riscatto nel 2025? È tutto calcolato, in futuro avremo anche le entrate di alcune cessioni".
A proposito di futuro, quanto conta la promozione in Serie A? Dipende da quello? "No, abbiamo una proprietà forte che ha investito quasi 70 milioni da quando è arrivata e che vuole continuare a investire, è tutto già pianificato. Certo, sentiamo la responsabilità del traguardo e ci impegniamo al massimo. Se questo della Samp è un all-in? Assolutamente no."