Calciomercato.com

  • Samp, Maraschi: 'Dopo la rovesciata, sono dovuto andare via con la polizia. Quei derby anni '70...'

    Samp, Maraschi: 'Dopo la rovesciata, sono dovuto andare via con la polizia. Quei derby anni '70...'

    La storia del derby è fatta di partite che hanno segnato la storia, non solo nel corso della cosiddetta Era Mantovani. Ad esempio cinquant'anni fa andò in scena una delle partite più epiche del calcio genovese, la stracittadina del cosiddetto derby dei 'misci', dei poveri. Marzo 1974, Genoa penultimo a 12 punti, Sampdoria ultima a 11. I rossoblù andarono in vantaggio, a raddrizzare la partita ci pensò Mario Maraschi, centravanti blucerchiato con un gol indimenticabile a dieci minuti dalla fine: stop di petto, rovesciata e 1-1.

    "Ci siamo parlati tra i più esperti, io, Salvi e Lippi. Sapevamo che non potevamo perdere. I tifosi del Genoa erano sicuri della nostra retrocessione e ci deridevano. Ricordo che uno venne addirittura al nostro campo di allenamento e finì a botte. Gli ambienti caldi mi hanno sempre caricato e, dopo il gol di Derlin, incitavo i compagni ad andare tutti avanti" ha raccontato proprio Maraschi, oggi arzillo ottantenne, a La Repubblica.

    Maraschi alla Samp era arrivato via Cagliari: "L’anno prima dovevo andare alla Juventus e invece finii sull’ isola, dove non mi trovai bene, ma andavi dove ti mandavano. E senza discutere. Capitò l’occasione della Sampdoria, dove conobbi Glauco Lolli Ghetti, il presidente, armatore e persona squisita. Giocai anche a golf nel suo club a La Margara nell’alessandrino. Il tecnico Guido Vincenzi non mi rendeva la vita facile. Un’amichevole a La Spezia ha cambiato la stagione. Ho fatto tre gol ed è stato costretto a rimettermi in campo e con la Lazio, che poi è diventata campione d’Italia, ed il 10 febbraio ho segnato, di testa, la rete decisiva, sotto la Sud, sovrastando Oddi. Troppo bello".

    Impossibile non ripercorrere quel derby storico: "Chi perdeva, rischiava di finire all’inferno, di fare una vita impossibile a causa degli sfottò dei cugini. Quando si giocava il derby, all’epoca Marassi era per tre quarti rossoblù e sono dovuto andare via con la polizia, perché i genoani erano tutti arrabbiati". Il gol, Maraschi non può scordarlo: "Stavo poco dentro l’area, con attaccato un difensore, non ricordo chi fosse. Penso che dovrei tentare il colpo di testa, poi capisco che non ci arrivo, ma non ho neanche il tempo per girarmi. D’istinto, mi viene da agganciare il pallone abbassandomi con la schiena, sento il pallone sul collo del piede e capisco che potrebbe venir fuori qualcosa di eccezionale".

    Altre Notizie