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  • Sampmania: come Abraham Simpson

    Sampmania: come Abraham Simpson

    • Lorenzo Montaldo
    Poteva andare peggio, come giornata. Dopo aver bucato una gomma in autostrada, con un probabile accenno di infezione da puntura di ragno sulla pancia, finalmente è arrivata la sera. Almeno potrò consolarmi con un po' di calcio di buon livello... Sì, certo.

    La terribile Sampdoria 2022-2023 verrà ricordata molto probabilmente come la peggior Sampdoria della storia. Lo dicono i punti, le statistiche, i risultati terrificanti, e pure le prestazioni. La partita di Milano è stata semplicemente imbarazzante. Orribile, a memoria ricordo pochi incontri più brutti di quello di ieri. E no, non accetto giustificazioni del tipo “Ma non prendono lo stipendio da mesi, ancora grazie che si sono presentati” o “Cosa pretendi, con una situazione societaria del genere”. Sono tutte balle, le scuse dei deboli, la difesa di chi sa di essere nel torto, 

    A parte che, sino a prova contraria, i giocatori lo stipendio ad oggi lo hanno percepito regolarmente. Hanno rinunciato volontariamente ad una mensilità, vero, ma essendo una scelta condivisa non può tramutarsi oggi nel dito dietro al quale nascondersi. Se dopo il 31 maggio non dovessero ricevere quanto dovuto, allora sì che sarebbero in ritardo. Comunque, tralasciando questo aspetto, un calciatore di Serie A è un professionista che gioca a calcio per lavoro, certo, ma è anche uno sportivo. Per arrivare a tale livello, devi necessariamente avere la mentalità dello sportivo. Ecco, io non posso accettare che un atleta digerisca e metabolizzi senza problemi figuracce del genere. Non posso credere che un giocatore arrivato al massimo livello possibile scenda sul terreno di gioco con questa sufficienza e con un simile scazzo, perché ha dovuto rinunciare ad una mensilità. Da questo discorso tengo fuori soltanto un elemento, un professionista di 40 anni che proviene evidentemente da un'epoca diversa, che ancora scende in campo e si allena per amore di questo gioco e che, dopo essere stato inspiegabilmente accantonato per mesi, senza un gesto fuori posto ha dimostrato a tutti chi è Fabio Quagliarella, ancora una volta.

    Di come poi questa squadra sia allenata, posizionata e gestita, credo di non dover dire molto altro. Non solo Stankovic non ha migliorato il lavoro del predecessore Giampaolo, tanto vituperato, ma ha restituito una Sampdoria più disorganizzata, più fragile e persino con minor carattere. Fortuna che il serbo ‘con le palle’ li avrebbe 'fatti correre' e avrebbe ridato la grinta che il tecnico precedente non infondeva, a causa di quella faccia triste e di quella barba incolta. Discorsi da bar sport. Come se la cattiveria agonistica fosse un virus che puoi trasmettere semplicemente urlando e battendoti il petto. Pensare che c’era già chi annunciava di notare i miglioramenti dopo un tempo con il Bologna. E meno male che alcuni giocatori, quando è arrivato Stankovic, avevano giurato di “dare finalmente il 120%”. Come se prima gli fosse concesso di rendere un po’ meno, giusto Djuricic? Se questo è il tuo 120%, non oso pensare al 70%.

    L’unica cosa buona della partita di Milano è che è finita. Adesso restano soltanto due inoculazioni da sorbirci, prima del triplice fischio tanto atteso. Chissà quali altri modi sceglierà la Sampdoria per imbarazzare i suoi tifosi. L’Armata Brancaleone di Stankovic mi ricorda tanto quella scenetta iconica tratta dai Simpson, non so se avete presente. Su Youtube la trovate. Ci sono Monty Burns e Abraham Simpson, il padre di Homer, sotto alla pioggia. Il signor Burns chiede al vecchietto: “Oh Simpsons, non puoi stare 5 secondi senza umiliarti?”. Peccato che a Abraham si rompano le bretelle, e rimanga in mutande. “Quanti ne sono passati?” chiede sconsolato. Ecco, la Sampdoria oggi è così. E non riesco a capire come degli sportivi professionisti possano prestarsi a tutto ciò.

    P.S. Non ho volutamente commentato le voci su Barnaba, Radrizzani, Pippo Pluto e Paperino. Se c’è una cosa che il 2019 mi ha insegnato, è di non abbandonarmi alle favole, quando sono troppo belle e parlano di Sampdoria. Basta, non ci casco più. Per fortuna il buonsenso mi ha impedito di credere anche solo per un secondo alla commedia dello sceicco rappresentato dal pugliese collegato dallo scantinato di Parigi, cosa che peraltro ha consegnato una formidabile arma di menaggio ai cugini. Grazie alla credulità di pochi, prese in giro a molti. Ma va bene così. Sarò pessimista, sicuramente sì. Ma vorrei evitare di fare anche io come Abraham Simpson. 

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