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  • Sampmania: dove devo firmare per riprendermi Gabbiadini?

    Sampmania: dove devo firmare per riprendermi Gabbiadini?

    • Lorenzo Montaldo
    A volte mi immagino Massimo Ferrero come se fosse Paperon de Paperoni. Purtroppo per la Sampdoria, con molti meno soldi. Avete presente quando il Papero più ricco del Mondo coccola e accarezza con gli occhi la sua Numero Uno, ossia i primi 10 centesimi guadagnati lustrando scarpe? Ecco, in questo momento me lo figuro esattamente in questo modo, mentre ripensa con nostalgia alle sue prime plusvalenze, quelle che hanno dato il via ad un impero. Tecnicamente la 'Numero Uno' di Ferrero è Shkodran Mustafi, venduto dal patron doriano al Valencia a soli due mesi di distanza dal suo insediamento, ma lì non c'era stato neppure il tempo di rendersene conto. Per valore affettivo, la prima vera 'Numero Uno' di Ferrero è stata certamente la cessione di Manolo Gabbiadini.

    Vi ricordate come andò? L'attaccante arrivato a Genova dal Bologna - via Juventus - aveva segnato l'ultimo gol in blucerchiato il 21 dicembre 2014, nel 2-2 contro l'Udinese. Il numero 11 doriano veniva celebrato su tutti i quotidiani nazionali come uno dei più interessanti giocatori italiani, aveva riconquistato la Nazionale trascinando la Sampdoria sino al terzo posto in classifica, ma il giorno della prima partita del 2015 (il 5 gennaio), Gabbiadini era stato ufficializzato al Napoli, venduto per una cifra complessiva di 12,5 milioni di euro. Una miseria, se traslata ad oggi: non è difficile ipotizzare una valutazione almeno doppia per un calciatore del genere, specie nella sessione invernale. Chissà quale sarebbe stato il destino di quella Samp con Gabbiadini sino a giugno: non voglio nemmeno pensarci. La partenza dell'elemento più importante della squadra aveva ovviamente generato malumori e mugugni verso quella figura all'epoca sconosciuta, parzialmente mitigati dall'arrivo a Genova di Eto'o, Correa, Muriel e del giovanissimo Bonazzoli.

    Sono passati già quasi quattro anni da quelle convulse giornate di mercato. Non ci posso pensare, mi sembra ieri. Di cose nel frattempo ne sono successe parecchie, Gabbiadini non è più una giovane promessa appena approdata al Napoli, bensì un calciatore nel pieno della maturità in cerca dell'occasione giusta per rilanciarsi. Il 'Gabbia' fatica un po' al Southampton, in stagione ha totalizzato 8 presenze (praticamente tutte da subentrante) e un solo gol, tra l'altro realizzato sabato scorso. Numeri di un attaccante ai saluti. Eppure l'idea di un possibile ritorno di Gabbiadini alla Samp mi entusiasma da morire. Sarà forse per l'idea di incompiutezza che mi ha lasciato quell'addio a gennaio, chissà. Oppure, potrebbe essere anche a causa di alcune valutazioni tecniche.

    In questo momento alla Sampdoria manca il guizzo di imprevedibilità offensiva. Tutti hanno sottolineato in questi giorni l'assenza di tale componente, e un calciatore alla Gabbiadini - se in condizione - la riporterebbe all'istante. Inoltre Manolo è la classica punta da 10-15 gol a stagione, quella che invoco da tempo. Non è però il centravanti pesante, 'alla Zapata', ossia il tipo di giocatore che Giampaolo proprio pare non reggere. Gabbiadini è più mobile, più tecnico, meno forte fisicamente ma in grado di dialogare nello stretto. Potenzialmente, lo ritengo maggiormente adatto alla Samp persino di Zaza (che pure avrei preso ad occhi chiusi in estate, forse sbagliando, chissà).

    C'è poi anche un'altra considerazione che mi intriga: Quagliarella va per i 36, e ritengo che la Samp abbia grandissimo bisogno di individuare un altro giocatore che possa diventare il simbolo dei blucerchiati. Non parlo di 'bandiera', sia chiaro - le ultime per quanto mi riguarda avevano il '10' e il '17' sulle spalle e si chiamavano Francesco e Angelo - ma di quel calciatore in grado di fermarsi un po' di anni a Genova, in modo tale da formare i giovani in rampa di lancio e trasferire anche a loro la coscienza e la cultura del club. Quello su cui puoi sempre contare, insomma. Gabbiadini ormai non è più un ragazzino, è un uomo di ormai 27 anni, in cerca di stabilità e di spazio. Ha già avuto esperienze di vita, una in un top club, altre all'estero e in varie realtà italiane. Non dico che non sia ambizioso, ma penso che la Sampdoria potrebbe realmente rappresentare la sua dimensione ideale. E lui sarebbe perfetto per il Doria. Come dite? Sto volando troppo avanti? Probabilmente sì, avete ragione, non c'è nemmeno una trattativa per il momento. L'interesse però sì. Dove avete detto che devo firmare, per riprendermi Gabbiadini? 

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