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  • Sampmania: ora Montella deve rompere gli indugi

    Sampmania: ora Montella deve rompere gli indugi

    • Lorenzo Montaldo
    Ora Vincenzo Montella deve rompere gli indugi. Perchè proprio quando il domino delle panchine in Serie A inizia ad incastrarsi, la Sampdoria rischia di ritrovarsi in braghe di tela. Con tutti i migliori allenatori già accasati, poche alternative su piazza e senza il suo allenatore. Peggior auspicio, per programmare la stagione del riscatto, proprio non c'è.

    Forse la dirigenza blucerchiata ha fatto troppo affidamento agli spifferi provenienti da Roma in chiave Nazionale. E forse il medesimo errore lo ha fatto Montella. Perchè è normale che un'esperienza in azzurro intrighi, ma prima di sbandierare ai quattro venti l'intesa raggiunta per la prossima stagione era meglio accertarsi di poter mantenere davvero l'impegno preso. 

    Onestamente, ho fatto fatica a formare una mia opinione in merito alla scelta di confermare l'Aeroplanino alla guida della Samp. Dopo averci riflettuto parecchio ho realizzato che si, mantenere Montella a Genova potrebbe rivelarsi la decisione giusta. Soprattutto se accompagnato dalle giuste motivazioni, e dal giusto sostegno societario. Sono curioso, lo sono sempre stato, di vedere come possa reagire una squadra affidata sin dal primo giorno alle cure dell'ex mister della Fiorentina. Credo che ne potrebbe venire qualcosa di buono, soprattutto se Montella non si ammalerà del 'morbo di Mancini', ossia quel pericoloso virus che fa variare i desideri degli allenatori da una sessione all'altra di mercato (con tutto il rispetto per il Mancio, sia chiaro). E poi sì, io per Vincenzo ho un debole, di lunghissima data, che non può essere scalfito da una stagione sottotono.

    Però ora Montella deve prendere una posizione netta. E deve farlo subito. Allontani una volta per tutte le Nazionale, dicendo chiaro e tondo a Tavecchio che ormai è troppo tardi, e che l'Aeroplanino resterà alla Samp, o viceversa esterni il suo desiderio di divenire C.T. Sarà una scelta lecita, comprensibile e per certi versi anche condivisibile: il pubblico doriano non perdona gli atteggiamenti subdoli, l'onestà magari può scottare ma viene capita.

    Però la Samp non può più aspettare. Siamo a giugno, è vero, ma il mercato si fa ora. Ora vengono definite le strategie, ora vengono individuati gli obiettivi e si inizia a pensare a come raggiungerli. E' ora che si pianificano le cessioni e i ruoli da rinforzare. Ed è ora che un allenatore può dare la sua impronta agli acquisti di domani. Ritrovarsi a dover scegliere un tecnico dopo l'Europeo, magari con le alternative migliori già accasate (sì, le migliori occasioni sono quelle che svaniscono per prime) sarebbe il peggior errore che si possa compiere. Speriamo che, dopo una stagione disastrosa, la Samp abbia imparato la lezione.

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