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  • Sassuolomania: al di là di una micia

    Sassuolomania: al di là di una micia

    Il Frosinone ha fatto 4 tiri in porta, di cui 2 nello specchio; uno, il gol di Dionisi, praticamente da fallo laterale, l'altro, su palla inattiva, l'incornata di Ajeti. Nel primo caso che volete che vi dica? La mia postazione era perfettamente allineata alla traiettoria del destro improvviso di Dionisi, e quando l' ho visto partire ho avuto subito una sensazione di pericolo, prontamente confermata dall'incertezza di Consigli. Una micia è una micia, non voglio trovare giustificazioni. Anzi, dirò di più. Quella mollezza, quelle mani intorpidite dalle feste, quelle mani di tortellino, sono il simbolo di un primo tempo complessivamente inguardabile.

    Non c'entrano gli interpreti, c'entra l'atteggiamento. Il Sassuolo esprimeva il solito calcio, le stesse giocate, ma a un ritmo blando, senza crudeltà. Bisogna essere crudeli nel gioco del calcio, o quantomeno cattivi. Per arrivare primi sul pallone, per leggere le intenzioni dell'avversario, per stroncare le speranze delle ultime o terzultime in classifica. E invece si è giocato un po' così, col ruttino di capodanno ancora da fare. Questo nella prima frazione. Del secondo tempo, invece, parleremo in conclusione, dopo aver analizzato l'errore più grave, la rete di Ajeti.

    Io scherzando dico sempre che i primi da marcare su un calcio d'angolo, i più pericolosi, sono sempre i pelati. E' una scemenza, una battuta, ma trovo qui l'ennesima conferma nel gol di Ajeti. Di Francesco in conferenza stampa si è tirato fuori dalla mischia: "prima eravamo a zona, ora marchiamo a uomo, però il gol, come vedete, lo prendiamo lo stesso". Si torna al discorso atteggiamento. E' bene sottolineare inoltre che, nel momento in cui il pallone si avvicinava alla testa di Ajeti, sorvolando gli incolpevoli Magnanelli e Pellegrini, a centro-area regnava la confusione in un fazzoletto. Tra Cannavaro e Acerbi era finito inspiegabilmente Defrel, che nella partita di ieri, oltre ad aver segnato un po' casualmente, aveva già intercettato un tiro del compagno Floro Flores, facendosi trovare un'altra volta tra le scatole. La marcatura di Ajeti, tuttavia, spettava a Cannavaro, questo bisogna dirlo. E' stato un po' a guardare. D'altro canto, un fermimmagine denuncia anche altro: mentre il pallone era in volo, almeno due giocatori del Frosinone erano liberi in area. Così è chiaro che lo prendi, il gol.

    Meno male che, nella ripresa, la musica è cambiata, grazie anche al contributo di Duncan e al primo gol di Falcinelli in Serie A. Ora vi dirò il numero totale dei tiri del Sassuolo, in modo da raccontarvi un po' meglio quanto sia stato bugiardo il risultato finale, e quanto si sia rischiata la beffa clamorosa. Sono 19. 19 tiri contro 4! Le occasioni da gol? 14 contro le 3, misere, del Frosinone. I corner? 8 a 1. I cross? 14 a 2. Del 62% di possesso palla non parliamo neanche che mi vien male. Abbiamo rischiato di perdere contro una squadra che andrà in Serie B, punto e basta.

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