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  • L'Inter vince al 121esimo la sua sesta Supercoppa. L'errore di Alex Sandro condanna la Juve

    L'Inter vince al 121esimo la sua sesta Supercoppa. L'errore di Alex Sandro condanna la Juve

    L'Inter batte 2-1 la Juventus all'ultimo secondo disponibile dei tempi supplemenatri e fa sua la Supercoppa Italiana, il primo titolo stagionale. Una gara per larga parte dominata, ma che aveva visto i bianconeri andare in vantaggio per 1-0 con McKennie in apertura e la reazione nerazzurra concretizzarsi poco dopo con il rigore di Lautaro. I 90 minuti non sono bastati a decidere la sfida, ma all'ultimo secondo disponibile un errore di Alex Sandro lascia a Darmian prima e a Sanchez poi la palla per il 2-1 che chiude i conti e fa vincere la coppa a Simone Inzaghi al suo primo titolo sulla panchina nerazzurra che vale la sesta Supercoppa vinta nella storia dal club interista.

    L'Inter parte fortissimo e mette subito sotto pressione la difesa della Juventus, con Dzeko, De Vrij e poi Lautaro che sfiorano il vantaggio. I bianconeri barcollano e si nota poco dopo quando Chiellini prende male il tempo e stende Barella in area. Per Doveri però non c'è fallo e la decisione fa infuriare tutta l'Inter che perde concentrazione e precisione. Allegri non poteva chiedere di meglio perché alla prima disattenzione la Juventus passa in vantaggio con Kulusevski che semina il panico a sinistra, Morata riceve a destra e crossa a centro area dove McKennie, dimenticato da De Vrij e Bastoni, ha gioco facile di testa nel battere Handanovic.

    Il gol dà lo scossone che serviva all'Inter che torna a mettere sotto pressione la Juventus e in 10 minuti si compatta e trova l'episodio giusto al 34' per riportare la gara in parità. Dzeko sbuca alle spalle di De Sciglio su una palla vacante in area di rigore, lo anticipa e si fa toccare convincendo Doveri a fischiare questa volta il penalty. Dal dischetto va Lautaro che di potenza spiazza Perin. Col risultato in parità la fiducia dei nerazzurri cresce e se Rabiot rischia l'autogol di testa, è Calhanoglu su calcio piazzato a mettere due volte i brividi alla difesa bianconera prima dell'intervallo.

    Il copione sembra cambiare nella ripresa perché la Juventus entra in campo con un piglio diverso e per due volte Bernardeschi va vicino al 2-1, prima divorandosi una clamorosa occasione libero sul secondo palo con un sinistro strozzato a lato e poi mandando alta la percussione centrale. Due brividi che riaccendono il forcing dell'Inter che sull'asse Calhanoglu-Dumfries confeziona un colpo di testa (dell'olandese) che costringe Perin a salvarsi con l'aiuto del palo. I ritmi calano, i primi cambi (Dybala per Kulusevski, Correa e Sanchez per Lautaro e Dzeko) non incidono e nemmeno i secondi (Kean e Arthur per Morata e Bernardeschi, Vidal e Darmian per Barella e Dumfries) e la gara sfila lentamente fino ai supplementari.

    È di Sanchez la palla gol più clamorosa in avvio di extra-time che di testa, su calcio d'angolo, anticipa tutti, ma mette a lato di un soffio. La Juventus risponde con un sinistro dalla distanza di Dybala che non trova di tanto lo specchio. L'Inter spreca due contropiedi con il tempo che passa, Brozovic ha sul destro la palla più importante, ma viene ribattuta alla disperata da Chiellini. Ma quando la gara sembrava inesorabilmente destinata ai rigori è un errore clamoroso di Alex Sandro, che di petto stoppa un cross dalla sinistra lasciando la palla in area a Darmian che anticipa Chiellini (che lo stende), e con la palla che arriva a Sanchez per il gol da due passi che chiude la gara, manda in paradiso l'Inter e tinge la coppa di nerazzurro.


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