Un cappuccino con Sconcerti: è il mercato dei parametri zero, un po' la fiera dell'assurdo

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Questo mercato a costo zero sta diventando interessante e assomiglia molto a una salvezza in calcio d’angolo. E’ chiaro che non scegli chi vorresti, ma dentro a una lista di convenienze, che però ormai sono tante tanto quelle che costano care. Non so dove si andrà, è chiaro che aumenteranno molto gli ingaggi, ma diminuiranno le spese. E’ probabile diminuiscano anche i rendimenti tecnici, si va un po’ più a caso, ma nemmeno tanto. Non è un colpo di ingegno, assomiglia più alla memoria di una disperazione, non so dirvi. Siamo di fronte a un mercato opposto a quelli degli ultimi quindici anni. E’ incredibile ci siano società che hanno preso giocatori come Pogba a cento milioni e per due volte lo perdano a zero.Ascolta "È il mercato dei parametri zero, un po’ la fiera dell’assurdo" su Spreaker.
Come è assurdo che il Chelsea dia in prestito Lukaku dopo quello che è costato. E’ assurdo due volte, perché Lukaku non è mai stato il centravanti per Tuchel. Così, quelli che fino a poco tempo fa chiamavamo traditori perché non rinnovavano, oggi sono la grande maggioranza e l’ultima consolazione. Presto i giocatori abbrevieranno anche i contratti, il patrimonio tenderà a scomparire. Non so giudicare. Mi sembra ci sia un errore, ma può essere anche una regolarità mancata finora.
@Enzo D'aniello il premio di formazione , se non sbaglio, è riconosciuto dalla società che dà in prestito il giocatore ad un'altra che lo prende e lo fa giocare. Quello che dico io è una cosa completamente diversa. E' il giocatore che deve devolvere una parte dei propri incassi alla società che l'ha fatto crescere. Anche se con questa società non ha più alcun rapporto. Come se - ad esempio - Zaniolo che gioca nella Roma, dovesse devolvere il 2% dei propri guadagni all'Inter che l'ha formato come calciatore. Anche se oggi con l'inter non ha più alcun rapporto professionale.
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