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  • Valeri, ancora tu: il mancato rosso a Dimarco dopo Hateboer-Leao

    Valeri, ancora tu: il mancato rosso a Dimarco dopo Hateboer-Leao

    • Federico Albrizio
    Ancora polemiche arbitrali in Serie A e ancora una volta al centro della bufera finisce Paolo Valeri. Durissime critiche per il fischietto romano dopo la direzione di Fiorentina-Inter, con due episodi su tutti che hanno scatenato l'ira dei tifosi viola e non solo. L'ultimo in ordine di tempo è il contatto Dzeko-Milenkovic in occasione del gol vittoria di Mkhitaryan, un caso dubbio con la viola a reclamare il fallo che avrebbe invalidato la rete. Dubbi invece non ce ne sono sul grande episodio della gara, l'incredibile gestione del rigore assegnato ai padroni di casa senza un cartellino per Federico Dimarco.

    HATEBOER-BIS - Lo sciagurato intervento del difensore su Giacomo Bonaventura doveva portare inevitabilmente al penalty per la Viola e così è stato grazie all'intervento del VAR. Valeri viene richiamato all'on field review e può osservare la dinamica del fallo, gamba tesa e piede a martello in pieno sulla gamba del centrocampista che ha appena calciato il pallone. Ed è lì che accade l'inspiegabile: l'arbitro assegna il rigore ma non estrae un cartellino rosso solare. Era il 33' e la decisione ha un peso specifico notevole nell'economia della gara, avrebbe portato l'Inter a giocare per oltre un'ora in inferiorità numerica. Una scelta che lascia sbigottiti e che cade in una settimana in cui Valeri era già finito sotto i riflettori per una dichiarazione, nella quale ammetteva di aver giudicato male il colore di un cartellino: il riferimento va al fallo di Hateboer su Leao nell'ultimo Atalanta-Milan, "era rosso fuoco" ha dichiarato l'arbitro che nell'occasione si trovava al VAR. Dal Gewiss Stadium all'Artemio Franchi, la gestione è anche peggiorata se si considera che il difensore nerazzurro non ha ricevuto neanche il giallo per l'intervento su Bonaventura.

    QUANTI EPISODI - Il mancato rosso a Dimarco va ad aggiungersi ad una già lunga lista di episodi discussi che riguardano Valeri. Che si conferma sfortunato in Toscana quando gioca l'Inter, perché proprio un anno fa ad Empoli l'allora tecnico Andreazzoli protestava furiosamente per la mancata assegnazione di un penalty su Bajrami (fallo di D'Ambrosio): "Ho rivisto l'intervento su Bajrami: io non ho mai parlato degli arbitri, ma mi chiedo che cosa c'era a fare Valeri al VAR. O era distratto, o non riesco a capire. E' una cosa clamorosa. Ma Valeri è un arbitro, non so cosa stesse facendo in quel momento. Io già sono penalizzato per giocare contro l'Inter, ma almeno chiedo il mio. Così non va bene, sono arrabbiato! Quando succedono queste cose non so cosa dire ai giocatori la mattina, chiedo un po' di rispetto". E ancora la rabbia del Milan per la semifinale d'andata di Coppa Italia con la Juventus del febbraio 2020, con le ammonizioni di diversi diffidati (tra cui Ibrahimovic), l'espulsione di Theo Hernandez e il rigore concesso sulla rovesciata di Ronaldo (Calabria girato di spalle respinge tra braccio e ascella). E ancora, più indietro, altri macro episodi come il rigore negato al Milan contro il Verona per fallo di Marquez su Bonaventura nel 2015; il mancato rigore su Badu contro il Milan che portò al deferimento del presidente dell'Udinese Pozzo ("Il rigore è dubbio, è condizionato, l'espulsione non esiste. C'è un rigore su Badu. Valeri è un arbitro che per me non può arbitrare"); il gol regolare annullato a Montolivo nel derby del 2012, seguito dalla mancata espulsione di Juan Jesus e dal mancato rigore per fallo di Samuel su Robinho. E poi, la madre di tutti i casi. Inter-Juventus, sfida cruciale per lo scudetto nel 2018: il mancato rosso a Miralem Pjanic, con Valeri al VAR ad assistere Orsato. Una lunga lista fino al rosso non assegnato a Dimarco, Valeri è di nuovo nella bufera.

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