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  • Milan-Juve, Conte: 'Stimo Ibra e Allegri...' VIDEO

    Milan-Juve, Conte: 'Stimo Ibra e Allegri...' VIDEO

    Storari, Caceres, Padoin, Borriello e Del Piero in campo. Sono queste le certezze che regala Conte durante la conferenza stampa alla vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia contro il Milan. E in fondo si tratta di una novità, perché il tecnico difficilmente regala simili anticipazioni. Storari però merita un pubblico riconoscimento, perché «sta vivendo nel modo giusto il suo ruolo - sottolinea Conte - ed è il minimo da parte mia ringraziarlo per quello che sta facendo. E’ un grande professionista e un ottimo portiere e mi sta dando una grande mano sia in campo che fuori».

    Quanto ai tre nuovi acquisti, «sono arrivati per rappresentare non solo delle alternative, ma dei punti di forza. Del resto Caceres è già stato alla Juventus, Padoin ha lavorato con me all’Atalanta e Borriello è con noi da più di un mese. Quindi giocheranno loro e dovranno darci una mano, perché c’è bisogno di tutti, subito». Su Del Piero infine, la comunicazione è estremamente sintetica, ma la decisione di schierare il capitano, del resto, non ha bisogno di spiegazioni: «Giocherà», si limita a dire Conte.

    Il tecnico dedica poi anche un pensiero a Eljero Elia, ma senza anticipare nulla su un eventuale suo impiego: «Elia è cresciuto rispetto a quando è arrivato. Sta iniziando a capire cosa vogliamo da lui e si sta completando come calciatore. Sta entrando in un nuovo tipo di mentalità e in una nuova metodologia di lavoro, iniziando a far vedere in allenamento alcune caratteristiche che ci hanno spinto a prenderlo. Lo aspettiamo e nel momento in cui sarà affidabile sotto tutti i punti di vista non è detto che non ve lo troviate in campo, quando meno ve lo aspettate».

    Forse il momento dell’olandese non è ancora arrivato, ma in ogni caso contro i rossoneri troveranno spazio diversi giocatori finora meno utilizzati. Questo però non tragga in inganno. La Juve tiene moltissimo alla Coppa Italia e la sfida con il Milan aggiunge fascino alla competizione: «Io in realtà avrei preferito un avversario meno forte - puntualizza il tecnico bianconero - Sia chiaro però che la gara di domani è importante al di là della squadra che ci troveremo di fronte, perché si tratta di una semifinale di Coppa Italia. E noi vogliamo la finale, così come la vorrà il Milan. Le possibilità di passare il turno sono equamente divise, perché in sfide di andata e ritorno conta molto lo stato di forma. Per vincere una competizione europea ad esempio si deve essere bravi ma anche fortunati, perché se si è in un periodo di forma scadente si può uscire anche con avversari meno attrezzati, mentre il campionato solitamente premia la continuità e quindi la squadra più forte in assoluto».

    Quella con il Milan è una sfida totale, non solo tra le due regine della serie A, ma anche tra due degli allenatori più giovani e preparati del panorama internazionale: «Anche Allegri ha fatto la gavetta come me, e quando è arrivata la grande occasione al Milan, ha vinto subito. Ora si sta riconfermando e quindi ho grande stima e rispetto nei suoi confronti».

    Inevitabile guardare anche al di là della Coppa Italia. Tra tre giornate la sfida si ripeterà in campionato, questa volta senza Ibrahimovic, viste le giornate di squalifica inflitte allo svedese dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata contro il Napoli: «Ci sono degli organi competenti adatti a giudicare - spiega Conte, evitando commenti sulla sentenza - Io faccio l’allenatore e penso a casa mia, quindi non mi permetto di esprimermi in merito. Detto questo ribadisco la stima nei confronti di un calciatore in grado di determinare le partite. Dove è andato ha sempre vinto, spostando spesso e volentieri gli equilibri».

    Prima della sfida contro il Milan però, ci saranno le gare contro Bologna, Catania e il recupero con il Parma. Un calendario intasato anche per colpa del maltempo che sta condizionando questo scorcio di stagione. C’è da sperare quindi che, quanto accaduto in Emilia settimana scorsa, sia servito di lezione : «Irinvii delle partite destabilizzano, perché ci sono programmi di lavoro pianificati da mesi e invece ci si trova a dover rivedere un po’ tutto, perché si devono recuperare partite già preparate. C’era una settimana di lavoro tra Bologna e Catania e invece ora ci troviamo a dover giocare contro il Parma... Stiamo attraversando un inverno rigido, non so quello cha accadrà domani o nel prossimo turno di campionato, ma l’appello è sempre il solito: essere messi nelle condizioni di offrire il miglior spettacolo possibile».

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