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    Allegri risponde alla Juventus e nega le accuse per il licenziamento. Si andrà allo scontro legale

    Allegri risponde alla Juventus e nega le accuse per il licenziamento. Si andrà allo scontro legale

    • Redazione CM
    Massimiliano Allegri si è preso il suo tempo, ma oggi ha preso la sua decisione e andrà allo scontro legale con la Juventus dopo la notizia dell'esonero ufficializzata lo scorso 17 maggio. Oggi l'allenatore bianconero ha mandato alla società bianconera una lettera vidimata dagli avvocati in cui ha rigettato le accuse mossegli nel comunicato dell'esonero, sminuendo e negando la ricostruzione dei fatti avvenuto al termine della finale di Coppa Italia vinta contro l'Atalanta, ma che ha portato all'allontanamento per gli atteggiamenti tenuti post-gara.

    RICOSTRUZIONE INGIGANTITA - Allegri ha ricevuto la lettera con le motivazioni ufficiali della Juventus che hanno portato all'esonero e ha scelto di rispondere. L'accusa era quella di aver tenuto atteggiamenti e comportamenti lesivi dell'immagine del club bianconero nel corso del già citato post-partita. Secondo l'allenatore livornese, invece, la ricostruzione dei fatti è stata ingigantita e, di conseguenza, lui la nega e ridimensiona in toto non ritenendosi per niente colpevole di quegli atteggiamenti.

    SCONTRO LEGALE - Ora sarà la Juventus a valutare quali ulteriori passi portare avanti. Allegri è infatti ancora sotto contratto per un altro anno a 7+2 milioni di euro annui (al lordo 18 complessivi e si arriva a 20 milioni di euro lordi complessivi), e proprio questa cifra poteva essere "risparmiata" in caso di licenziamento per giusta causa. Rigettando le accuse, per poterla ottenere si dovrà andare ad uno scontro legale con possibile causa presso il Tribunale del Lavoro. Viceversa si potrà provare una mediazione economica con tanto di buonuscita da concordare per chiudere la questione.

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