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    Bonucci: 'Spagna più forte, Conte più motivatore di Ventura. Balo è maturo'

    Bonucci: 'Spagna più forte, Conte più motivatore di Ventura. Balo è maturo'

    Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale italiana, ha parlato delle prossime due gare di qualificazione ai Mondiali in Russia, contro Spagna e Macedonia. Ecco le sue principali dichiarazioni: "La Spagna? Loro sono ancora i favoriti, hanno i migliori giocatori in ogni reparto. La gara è importantissima, ma non è decisiva. La qualificazione si conquista partita dopo partita. Loro sono diversi dal gruppo che abbiamo affrontato ad Euro 2016, hanno voglia di riscatto e motivazioni diverse, ma dovremo giocare come in quella partita e fare qualcosa in più rispetto a quanto fatto con Israele".

    SUI PROBLEMI FAMILIARI -  "Ciò che ho passato negli ultimi due mesi mi ha fortificato. Ringrazio la mia famiglia, abbiamo lottato insieme. Il blocco Juventus? Noi stiamo psicologicamente e fisicamente alla grande, siamo partiti bene e possiamo migliorare".

    SULLE DIFFERENZE TRA VENTURA E CONTE - "Ci sono poche differenze, molte partite sono preparate sui difetti dell'avversario. Forse Antonio è molto più meticoloso e motivatore, ma non c'è un modo giusto o sbagliato. A me piace quando ci sono idee di gioco messe in pratica da una squadra. Morata? In un paio d'anni diventerà uno dei migliori attaccanti al mondo, sarà dura marcarlo ma ci metterò tutto me stesso. La Spagna sa che il nostro modulo può metterli in difficoltà".

    SULL'ASSETTO TATTICO - "In possesso palla le giocate di un difensore sono quelle, che sia a tre o a quattro. Cambia il modo di difendere, ora stiamo adottando un modulo un po' più particolare con Barzagli che gioca da terzino bloccato, quasi sempre ci schieriamo a quattro. Parigi? Pensare a quella vittoria sulla Spagna mi carica, spero di trasmetterlo anche agli altri".

    SULLA ROSA ITALIANA - "Ho sempre detto che Romagnoli e Rugani saranno il fiore all'occhiello della Nazionale del futuro. Dovremo essere bravi noi a trasmettere le piccole cose che abbiamo dentro. Fiducioso? Lo spero per lui, sin da quando eravamo piccoli io ho sempre portato Mario sottobraccio, ero il primo a rincuorarlo, a tappargli la bocca... è sempre stato una persona alla quale volevo bene, se capisce come ci si comporta non vedo perché non debba essere in nazionale. Spero che Nizza lo responsabilizzi. A volte scherziamo dicendo che siamo nati negli anni sbagliati, ma questa è la nazionale, è un bellissimo gruppo. Abbiamo perso in qualità, ma possiamo sopperire con altre doti".

    SU BALOTELLI -  "Le ultime dichiarazioni sono da uomo maturo. Ha qualità infinite, se le unisce all'umilità può tornare in alto. Gli voglio bene, è tutto nelle sue mani e spero che la nuova esperienza lo migliori. Il Balotelli delle balzellate non serve a nessuno, è un consiglio che mi sento di dargli perchè siamo cresciuti insieme".

    SULLA JUVE - "La qualità della Juventus che vorrei per la nazionale è quella di essere squadra, un gruppo compatto, di correre tutti insieme e sacrificarsi mettendosi a disposizione del compagno. Lo abbiamo dimostrato anche all'Europeo, dovremo ritrovare la fame, umiltà e voglia di mettere in campo giovedì sera".

    SULLA VITTORIA DI PARIGI - "A me pensarci mi gasa, mi entusiasma, mi carica in maniera incredibile. Abbiamo messo sotto una delle nazionali più forti al mondo, spero di riuscire a trasmetterlo alla squadra e che tanti miei compagni provino la mia stessa sensazione".

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