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  • Chievomania: la difesa crolla, la salvezza è oramai utopia. Dall'anno prossimo serve una rivoluzione

    Chievomania: la difesa crolla, la salvezza è oramai utopia. Dall'anno prossimo serve una rivoluzione

    • Alessandro Righelli
    La strada sembra ormai inesorabilmente imboccata. Dopo lo 0-3 subito in casa contro il Cagliari ogni lumicino di speranza sembra essersi spento, anche perché la squadra sarda era sicuramente una delle dirette avversarie per la salvezza. La partita è stata quasi sempre a senso unico, se non fosse per l'inizio più spinto da parte del Chievo. Gli episodi però l'hanno fatta da padrone e dopo il gol subito i clivensi non sono più riusciti a rialzarsi. Atteggiamento che non può che aumentare lo sconforto in vista delle prossime gare (già da domani contro il Sassuolo), vista anche la preoccupante condizione della difesa.

    Già, perché il reparto arretrato è stata una costante negativa di questa stagione, non solo per i vari infortuni, ma soprattutto per lo scarso livello di prestazioni che hanno inesorabilmente portato ad un passivo di reti veramente ampio. Sono ben 57 i gol subiti, con una percentuale di cerca un gol a partita: troppo ampia per una squadra che non riesce nemmeno a segnare (21 le reti fatte fino ad ora: gli stessi del solo Quagliarella con la Samp). Di Carlo per queste ultime gare dovrà allora cercare di compattare maggiormente questo reparto, in special modo i due centrali, che spesso, non aiutati da una forma fisica strabiliante, sbagliano i tempi e i modi delle chiusure. Per il resto, sarà quel che sarà, ma una cosa è certa: dall'anno prossimo c'è bisogno di una rivoluzione in tutti i componenti della squadra.

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