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    Fonseca: "Non immaginate la pressione che c'è ad allenare il Milan. La mia sospensione? Ingiusta, ma ho sbagliato"

    Fonseca: "Non immaginate la pressione che c'è ad allenare il Milan. La mia sospensione? Ingiusta, ma ho sbagliato"

    L'ex allenatore del Milan e oggi allenatore del Lione, Paulo Fonseca, ha concesso un'intervista a L'Equipe in cui non solo è tornato a parlare della sua lunghissima squalifica subita in Ligue 1 dopo il testa contro testa con l'arbitro Millot, ma si è anche soffermato sull'esperienza in rossonero. 

    TESTA CONTRO TESTA CON L'ARBITRO - "Non ho mai, nemmeno nella mia vita personale o nella mia infanzia, commesso la minima aggressione. Sono sempre stato una persona molto calma. Quindi non voglio cercare scuse o dare l'impressione di giustificarmi. Ho sbagliato, lo riconosco".

    TENSIONE - "In quel momento della partita c'era una forte tensione, avevo appena ricevuto un cartellino rosso perché avevo contestato un fallo. Perché ho avuto una reazione così forte? Confesso che non mi piaceva il modo in cui l'arbitro stava dirigendo la partita".

    LA PRESSIONE FRA MILAN E LIONE - "Tra il Milan e il Lione, non ho avuto un momento di pausa. E non potete immaginare la pressione che comporta allenare il Milan. Forse avrei dovuto fare una pausa, ma non voglio cercare scuse".

    SOSPENSIONE INGIUSTA - "La mia sospensione ha rafforzato il gruppo e la sua voglia di combattere, ha unito lo spogliatoio. E anche le persone del club sono più unite. Non è solo a causa di questa sospensione, che ritengo ingiusta, è anche a causa della situazione del club, del nostro presidente. Si sente che abbiamo bisogno di stare più insieme che mai per vincere".

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