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  • Genoa: due campioni e un milione di euro o poco più

    Genoa: due campioni e un milione di euro o poco più

    • Matteo Oneto

    Un calciomercato condotto in nome della spending review. Abbattere il monte ingaggi, vendere bene quello che si ha in casa e cercare colpi a basso costo o meglio ancora a zero. Le regole in casa Genoa erano queste e sono state rispettate anche grazie all’ottimo lavoro di Milanetto, Bega, Fabrizio Preziosi e Gasperini, tutti sempre in contatto per migliorare la rosa. Poi però c’è l’estro del presidente a cui il mercato piace un mondo e in cui si muove con sicurezza e prontezza. Grazie a Enrico Preziosi è arrivata la più grande scommessa, con ampi margini di vittoria, dell’intere calciomercato nazionale: Maxime Lestienne. Preziosi in questo caso ha voluto fare di testa sua, ha fiutato l’affare e lo ha chiuso  in un secondo perché aspettarne anche solo due avrebbe significato attirare concorrenza. La spesa è stata di solo un milione, il riscatto è fissato a venti, “tropi per noi” ammette il presidente che intanto non vede l’ora di goderselo per almeno un anno.

    GARANZIA - L’altra grande scommessa è Diego Perotti. In Argentina è stato uno dei tanti “nuovi Maradona”, in Spagna con la maglia del Siviglia ha fatto un ottimo primo anno e si è guadagnato una clausola rescissoria da 48 milioni di euro. Poi è arrivata la pressione di dover essere campione a tutti i costi a cui sono seguiti i problemi fisici. Ed è qui che Omar Milanetto lo ha iniziato a seguire, visionandolo più volte e assicurando che non solo il ragazzo è rimasto un grande giocatore ma soprattutto che si poteva prendere a poco, pochissimo. Per portarlo a Genova è bastato un assegno da 300 mila euro per le commissioni. Lestienne e Perotti sono le due scommesse di Preziosi che incuriosiscono i tifosi e stuzzicano non poco anche Gasperini che da ieri ha iniziato a lavorare sulla strana coppia. Il belga è un talento in rampa di lancio, l’argentino deve ritrovarsi: con loro il Grifone vuole tornare a volare. E qualcosa dovesse andare storto nessuno ci avrà perso niente, se non quel milione e trecentomila euro che rappresenta il 5% o poco più di quello incassato con le cessioni di Vrsaljko e Sturaro.

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