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    Genoa, Sandro: 'Prima delle gare mi carico col gospel'

    Genoa, Sandro: 'Prima delle gare mi carico col gospel'

    • Marco Tripodi
    Atteso per tutta l'estate come uno degli acquisti più importanti dell'ultimo mercato del Genoa, Sandro ha dovuto attendere fino a domenica scorsa prima di poter fare il suo debutto dal primo minuto con la nuova maglia: "E’ stato importante rientrare - ha raccontato il centrocampista brasiliano al sito ufficiale del club rossoblù - Dopo tutto il lavoro fatto in estate, non vedevo l’ora di tornare ad allenarmi, rigiocare le partite, assaporare il gusto delle sfide. Sentire il calore del pubblico. Il Genoa è un club, una squadra, che mi piacciono. Nel gruppo si respira armonia. Ho vissuto sensazioni particolari domenica".

    ​Giunto in Italia lo scorso gennaio per accasarsi al Benevento, Sandro non ci ha messo molto ad ambientarsi alla Serie A: "Penso che il calcio sia il calcio in ogni Paese, e qui in Italia è tattico. Quando si va in campo però, il linguaggio è quello. Se hai esperienza in fondo non c’è bisogno di troppe prove per integrarti e farti capire. Credo e spero di poter dare un grande contributo al mister e ai compagni, sono uno che in mezzo cerca il controllo del gioco".

    ​Domenica a Marassi arriverà il Parma e lui, ovviamente, conta di partire nuovamente titolare: "Con il Parma, squadra forte, l’ha già dimostrato, sarà un match difficile. Ci vorrà pazienza. Ora siamo in fiducia ed è fondamentale insistere. In casa stiamo facendo bene. Pensiamo a noi stessi. Ci stiamo allenando al massimo per farci trovare pronti. Genoani domenica vi aspettiamo allo stadio”.

    ​Tra le sue passioni Sandro ne ha una in particolare per la musica, della quale di dichiara un fruitore piuttosto esigente: “La divido in buona musica e cattiva musica: ascolto di tutto. Mi piace arrivare allo stadio sentendo canzoni di gospel. E’ un genere religioso che ho acceso nell’ultimo periodo”.

    ​Per uno come lui abituato a viaggiare il capoluogo ligure è stato un vero tesoro svelato: "Lo ammetto. Sono rimasto sorpreso da Genova, non la conoscevo. E’ una città misteriosa, da scoprire. Il mare, i monti, l’arte, i musei, la storia, il porto, i vicoli. Per la completezza del territorio, è vero che mancano gli spazi, non vi potete lamentare…”.

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