
Inter, Woltemade una pepita d'oro col prezzo alle stelle: va monitorata la situazione Taremi
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DELUSIONE TAREMI - E qui si ripropone un problema che già un anno fa si era presentato con Correa: Taremi non ha alcuna intenzione di lasciare Milano, almeno attualmente questa sembra la sua intenzione, sciorinata ai quattro venti in ogni intervista fin qui rilasciata. Un rifiuto, quello dell’iraniano, che fa da tappo al mercato nerazzurro, esattamente come avevano fatto tappo a loro tempo sia Arnautovic che Taremi. Perché il problema, quando sbagli a comprare, è che poi difficilmente riesci a vendere. E quando hai dei paletti economici da rispettare, può accadere, come è già accaduto all’Inter, che poi la beffa diventa doppia, perché ci si ritrova costretti a lavorare con un calciatore su cui non credi più a sufficienza e in più non hai le risorse per sostituirlo andando ad aggredire il mercato.
UNA PEPITA - Nelle ultime ore si è diffusa la voce di un interesse da parte dell’Inter vero il centravanti dello Stoccarda, il classe 2002 Nick Woltemade. In viale della Liberazione lo stimano molto, in patria c’è chi lo ritiene già il nuovo Ibra e proprio per questo la sua valutazione è già attualmente molto molto alta. Prezzo destinato a salire viste le premesse dell’Europeo Under 21 (ieri tripletta). Per lo Stoccarda è una pepita d’oro, il club è certo che entro un paio d’anni le big di Premier potrebbero svenarsi per lui come accaduto per Florian Wirtz. L’Inter lo guarda con interesse, ma attualmente il club di viale della Liberazione è lontano dal poter investire grossi capitali e il prezzo del cartellino di Woltemade potrebbe già attualmente superare i 40 milioni di euro. Somma difficilmente raggiungibile dall’Inter, che se dovesse chiudere Bonny, prima di pensare a un altro attaccante da reperire sul mercato, dovrebbe comunque convincere Taremi a trovarsi un’altra sistemazione. Fattore da non sottovalutare, se non si vuole correre il rischio di incappare nella frustrazione di un Correa bis.

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Fratello minore di Crouch.