
L'evoluzione di Leao è nei numeri: meno assist-man, ora vive più per il gol. Ecco perché il Milan vuole blindarlo
VOGLIA DI GOL - Già ritoccato il record personale di gol, in relazione al medesimo punto della passata annata l'ex talento di Sporting Lisbona e Lille ha aumentato in maniera molto significativa il suo apporto nella fase conclusiva delle azioni d'attacco del Milan: il numero dei tentativi verso la porta avversaria è raddoppiato (56 contro 28), le occasioni create sono passate da 17 a 23 (con la chiara possibilità di migliorarsi ulteriormente) e il pezzo forte del reperetorio - il dribbling - è stato "esasperato", con ben 58 tentativi riusciti rispetto ai 33 dell'ultimo campionato. Ma c'è un aspetto che evidenzia probabilmente meglio di altri l'evoluzione di Leao da uomo prettamente dedito al passaggio per il compagno a finalizzatore: per quanto il paragone sia tra una stagione non ancora completata, questa, e una intera - quella passata - gli expected assist sono scesi significativamente dai 4.34 dell'ultimo anno agli 1.96 dell'attuale Serie A. Il numero 17 punta con più decisione alla porta, ma le sue cifre non sono ancora sufficientemente alte per un calciatore di livello internazionale: la statistica degli expected goals è passata da 5.64 a 4.91 e anche il rapporto tra le conclusioni tentate e quelle finite nello specchio di porta, per quanto passibile di miglioramento, è indicativo: 20 su 43 nella stagione 2020/2021, ai 22 su 56 di quest'anno.
PIU' APPLICATO - Dietro a certi dati si cela però una presenza molto più continua e costante di Leao dentro la partita e un'applicazione molto diversa in fase difensiva: 8 palloni intercettati e 58 recuperati rispetto ai 4 e 62 del precedente campionato, ma anche una progressione importante dei contrasti vinti, 110 alla 25esima giornata contro i 116 totali dell'ultima annata. Nel commentare la recentissima vittoria sulla Sampdoria, arrivata grazie alla decima prodezza stagionale del portoghese, Pioli ha sottolineato come serva un'ulteriore salto di qualità affinché l'attaccante classe '99 possa aumentare ancora di più il minutaggio in campo e "scampare il pericolo" della sostituzione. Dettagli che fanno la differenza tra un giocatore forte e un fuoriclasse, quello che il Milan spera di costruirsi in casa dopo averci creduto ciecamente e averlo protetto nel suo percorso di crescita. E pronto a blindarlo anche per il futuro con un contratto da top.