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  • L'Inter non è fuori dal tunnel: ora Inzaghi dimostri che la notte col Barcellona non è un'eccezione

    L'Inter non è fuori dal tunnel: ora Inzaghi dimostri che la notte col Barcellona non è un'eccezione

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Il cuore, la sofferenza, il carattere, il muro difensivo, lo spirito di una squadra ritrovata. Così è stata spiegata ovunque la vittoria dell’Inter contro il Barcellona e pazienza se a parti invertite il gol annullato agli avversari e il rigore reclamato da Xavi avrebbero fatto infuriare i nerazzurri. Siccome nel calcio conta soltanto il risultato e non il modo con cui viene ottenuto, l’1-0 firmato da Calhanoglu sembra avere scongiurato la crisi e rinsaldato la traballante panchina di Simone Inzaghi. Sembra, perché non basta una partita, sia pure così importante, per cancellare completamente le incertezze della prima parte della stagione, con il brutto kappaò contro il Bayern in Champions e soprattutto con le quattro sconfitte su otto gare di campionato, le ultime tre dopo essere stati in vantaggio. E allora, mai come in questo caso, occorrono conferme.

    La prova del nove, visto che si tratterà della nona giornata di campionato, è in programma sabato sul campo del Sassuolo che ha appena travolto la Salernitana e non partirà con l’obbligo di vincere, al contrario dell’Inter che invece non può lasciare altri punti per strada. Se davvero il peggio è passato, lo vedremo quindi a Reggio Emilia, perché fin qui Handanovic e compagni in trasferta hanno vinto soltanto all’esordio, soffrendo fino al 95’ a Lecce per segnare il gol del successo. Da allora sono arrivate la prima sconfitta in assoluto sul campo della Lazio, il derby perso teoricamente fuori casa, e la lezione di Udine. Ancora senza Brozovic, Lukaku e anche Correa, l’Inter non potrà però aggrapparsi ad alcun alibi per il valore del proprio organico rispetto a quello del Sassuolo, anche perché vincendo a Reggio Emilia strapperebbe in ogni caso punti preziosi al Milan e/o alla Juventus che si affronteranno poche ore più tardi. Ma anche se vincesse sabato, poi servirà continuità in campionato, contro la Salernitana, la Fiorentina e la Sampdoria, nelle tre gare che precederanno lo scontro diretto con la Juventus, tra un mese esatto, la sera del 6 novembre a San Siro. Se l’Udinese ha vinto sei partite consecutive, l’Inter può vincerne quattro e presentarsi al confronto con i bianconeri rilanciata verso lo scudetto. E se supererà anche quell’ostacolo, allora si potrà dire che la vittoria contro il Barcellona ha rappresentato davvero la svolta della stagione.

    Senza spingersi troppo in là, visto che bisogna affrontare una gara per volta, Inzaghi fa bene a concentrarsi sulla prova del nove di Reggio Emilia, prima di affrontare la successiva prova del nove in Champions, nella trasferta a Barcellona della prossima settimana. In caso di successo al Camp Nou, infatti, l’Inter ora a sei punti, salirebbe a quota nove e sarebbe sicura di qualificarsi agli ottavi. Ma anche un pareggio sarebbe un buon risultato, per tenere a distanza il Barcellona e confermare la definitiva uscita dal tunnel della crisi. In caso contrario, in campionato o in Champions, ci ricorderemmo della sofferenza con cui l’Inter ha difeso il successo di martedì sera, che rischierebbe di rimanere soltanto un’eccezione, invece di rappresentare la tanto attesa svolta.

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