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  • Milan, ecco Luiz Adriano: gol, samba e una squalifica per condotta antisportiva

    Milan, ecco Luiz Adriano: gol, samba e una squalifica per condotta antisportiva

    • Federico Albrizio
    Primo giorno di mercato e il colpo del Milan è già servito: dallo Shakhtar Donetsk arriva Luiz Adriano, centravanti classe '87, per la cifra di 8 milioni di euro. Il brasiliano, arrivato in gran segreto nel capoluogo lombardo, ha firmato a Casa Milan un contratto da 3,5 milioni di euro a stagione fino al 2020 e indosserà una maglia prestigiosa, la numero 9. Ma chi è Luiz Adriano?

    BATTE IL BARCA E LASCIA IL BRASILE - Ma quale Saudade viene da dire guardando la rapidità con cui l'attaccante lascia il Brasile, sua terra natìa. Dalle giovanili passa alla Prima squadra dell'Internacional nel 2006 e la stagione è già da predestinato: poche presenze, tanti gol pesanti. Ad esempio quello in semifinale di Mondiale per Club contro l'Al-Ahly: rete vittoria e Internacional in finale, vinta contro il Barcellona di Ronaldinho e compagni. Dopo una sola stagione parte subito, direzione Ucraina: lo Shakhtar Donetsk batte la concorrenza e si assicura subito il talento verdeoro.

    MACCHINA DA GOL - L'investimento non tarda ad essere ripagato: dopo una prima stagione in chiaro-scuro, con il primo gol che arriva solo alla 12° presenza, Luiz Adriano cresce esponenzialmente di anno in anno e i numeri con la squadra di Lucescu alla fine sono impressionanti. Dal 2008/09 non segna meno di 15 gol a stagione, capocannoniere all-time dello Shakhtar con 128 reti in 266 presenze, 29 gol in 56 presenze nelle coppe europee con gli ucraini, in questa stagione percentuale di realizzazione in Champions League mostruosa: il 64% delle conclusione si è trasformato in rete. Anche il palmarès è degno di nota: 6 Scudetti, 4 Coppe d'Ucraina, 5 Supercoppe d'Ucraina e una Coppa Uefa nel 2009.

    ATTACCANTE COMPLETO - In un'intervista dello scorso dicembre, lo stesso Luiz Adriano spiegava di aver mutato molto il proprio stile di gioco: nato come centravanti mobile, attivo soprattutto sulle corsie esterne, si è trasformato in una punta feroce nell'attaccare la profondità e nel cercare ossessivamente la conclusione, anche se il comparto tecnico e atletico gli consente di adattarsi ai compagni di reparto. Non stupisce poi che i suoi idoli di infanzia siano tre attaccanti con tre stili completamente diversi: Ronaldo (il Fenomeno), Romario e Didier Drogba.

    ORA LA NAZIONALE - Nonostante i numeri in carriera tuttavia, il rapporto con la Seleçao è complicato: con la Nazionale maggiore solo 4 presenze in amichevole con Dunga da novembre 2014 ad oggi, con una rete all'attivo. La penuria di centravanti affidabili gli ha aperto le porte del Brasile e ora Luiz Adriano vuole giocarsi tutte le proprie carte in un campionato più in vista come la Serie A: ora sarà il numero 9 del Milan, l'obiettivo di domani è diventare il 9 della Seleçao.

    PASSI DI SAMBA E UN GOL DA SCORDARE - Non possono mancare due curiosità sull'attaccante: Luiz Adriano è riconosciuto dai compagni di squadra come un ottimo ballerino di Samba, danza nella quale si cimenta spesso negli spogliatoi. In Danimarca però non si ricordano di lui per questa peculiarità, ma per un evento meno piacevole. E' il 20 novembre 2012, lo Shakhtar affronta il Nordsjaelland nei gironi di Champions League ed è sotto di un gol. L'arbitro ferma il gioco per soccorrere un infortunato, palla contesa e Willian, ora al Chelsea, si incarica di restituire il pallone ai danesi. Tutti fermi, tranne Luiz Adriano: il brasiliano raccoglie, salta il portiere immobile e sigla il momentaneo 1-1 (la gara terminerà 2-5 per gli Ucraini): il gol viene convalidato nonostante le feroci proteste dei giocatori e dei tifosi del Nordsjaelland, ma costa all'attaccante un turno di squalifica per condotta antisportiva. A nulla valgono le scuse sue e del tecnico Lucescu, il rapporto con la Danimarca è ormai compromesso.


     

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