
Milan, l'ultima missione di Gattuso: ora deve rilanciare Conti
PERICOLO 'MUSO LUNGO' - "Devo far rendere tutti al massimo, è il mio mestiere. Bisogna contare fino a dieci, non far perdere l’entusiasmo a nessuno e fargli capire determinate cose che fanno parte della gestione. Allenarli è facile, più difficile intervenire ed essere credibili quando si vede qualche muso lungo". Gattuso, fin qui, è stato perfetto nella gestione del gruppo, pur conoscendo il rischio di avere in rosa qualche giocatore scontento per lo scarso utilizzo. Il riferimento è a due patrimoni del club che rispondono ai nomi di Cutrone e Conti: il primo penalizzato dall'arrivo di Piatek che ha carrateristiche più simili rispetto a Higuain, il secondo da un Calabria forse più pronto nella fase difensiva. Non esiste un caso Conti, l'ex Atalanta è stato coccolato da tutto il mondo Milan durante i mesi, difficili, passati lontani dal campo e si sente in debito con i tifosi e lo staff tecnico. Ma, al contempo, si sente pronto e vorrebbe avere maggiore spazio.
L'ULTIMA MISSIONE DI GATTUSO - Due delle vittorie più significative ottenute dal Milan nell'ultimo mese, quella di Coppa Italia contro la Sampdoria e quella in campionato contro il Genoa, portano la firma di Conti: due assist millimetrici trasformati in gol da Cutrone e Borini. I terribili infortuni non hanno inciso sulla precisione al cross e sulla capacità di spingere ed arrivare sul fondo con continuità. Caratteristiche diverse rispetto ai concorrenti e che possono esaltare il gioco di Piatek, abile nel gioco aereo e nell'attaccare il primo palo. Gattuso questo lo sa e medita il rilancio come ha fatto nella passata stagione con Calhanoglu e in questa con Bakayoko. Non è da escludere che l'occasione si presenti già domenica sera contro il Cagliari, il numero 12 rossonero entra in ballottaggio con Calabria per una maglia da titolare.