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  • Milan, la mossa dei 3 mediani di Pioli: Kessie dimenticato e un indizio per il futuro

    Milan, la mossa dei 3 mediani di Pioli: Kessie dimenticato e un indizio per il futuro

    • SG
    Come si sostituisce un Presidente? Con un triumvirato. Ci ha messo un po’ il Milan a trovare la quadra quest’anno con grandi prestazioni cui seguivano partite deludenti. Pioli ha cambiato tanto, passando per la difesa a 3 e ritornando a quella a 4, fino a sfoderare l’undici perfetto, quello che ha banchettato a Napoli grazie a Tonali, Bennacer e Krunic. Se in estate il punto principale del mercato rossonero era quello di rimpiazzare il partente Kessie, l’allenatore emiliano ha finalmente trovato la soluzione giusta: quella dei 3 mediani. Non un principe, come De Ketelaere, né un folletto, come Diaz, il Diavolo nelle partite che contavano sul serio ha fatto affidamento alla robustezza dei suoi centrocampisti e così farà anche in futuro.

    MOSSA - I 3 mediani hanno asfissiato l’aeroso gioco partenopeo e la sua fonte massima (Lobotka), hanno permesso un pressing nella metà campo avversaria e un recupero palla che ha facilitato le ripartenze degli avanti che venivano imbeccati già sulla trequarti, potendo scatenare tutta la propria accelerazione nel breve. Come pedine di un mosaico in costante movimento, Pioli ha avanzato Bennacer sul regista slovacco e sguinzagliato gli altri due. Risultato? Un dominio. Il Milan aveva provato una strada diversa nel sostituire l’ivoriano, una strada che passava da caratteristiche nuove, più frizzanti e tecniche. Ma è nel passato che ha trovato la speranza per un finale di stagione da protagonista. C'è da dire che Pioli ha abituato a queste trovate. In passato aveva avanzato Tonali, fondamentale nelle sfide scudetto dello scorso anno, anche in zona gol, vedasi Verona. Più recentemente aveva provato lì Pobega, insomma un continuo vulcano di idee al servizio del Milan.

    FUTURO - Certo, il sovraffollamento di centrocampisti in mediana tarpa le ali agli uomini di fantasia. Adli non si è mai visto e, a differenza di quanto scelto a gennaio, a giugno potrebbe andare a farsi le ossa in prestito. Diaz ha traslocato sulla destra con effetti devastanti per Mario Rui e la difesa napoletana ma anche la sua permanenza al Milan non è certa. L’ex Real Madrid potrebbe fare ritorno a casa base e le parti attendono di sedersi per discutere: un quarto anno in prestito non s’ha da fare. Quando gli spagnoli avranno deciso il loro prossimo allenatore si saprà di più, ma questo Brahim di certo potrebbe rientrare nelle rotazioni dell’attuale squadra di Ancelotti. De Ketelaere infine resterà, come ovvio che sia. L’investimento fatto per strapparlo al Bruges è tale che, anche dopo un’annata deludente, Maldini, Massara e tutto l’ambiente del Diavolo continui a puntarci. Il belga però deve iniziare a correre, come fanno Tonali, Bennacer e Krunic, il segreto celato di un Milan che ad aprile vuole sprintare.
     

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