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  • Modric strizza l'occhio al Milan: il Real Madrid apre, c'è già la risposta di Boban

    Modric strizza l'occhio al Milan: il Real Madrid apre, c'è già la risposta di Boban

    • Federico Zanon
    Via dal Real Madrid, è solo una questione di tempo. Luka Modric è destinato a lasciare la Casa Blanca, con la quale ha vinto tutto, grazie alla quale ha conquistato il Pallone d'Oro 2018. A gennaio o a giugno poco cambia, il destino è segnato, l'avventura in Spagna del croato è arrivata ormai al capolinea. I segnali, a dir la verità, erano già ben chiari nelle ultime due finestre di mercato: Modric lo scorso gennaio ha parlato con l'Inter, a luglio l'ha fatto con il Milan, nessuna delle milanesi ha però trovato gli argomenti giusti per accontentare il Real Madrid, contrario a lasciar partire a prezzo di saldo un giocatore considerato fondamentale per le dinamiche di gioco.

    PUO' PARTIRE - Lo scenario ora è cambiato, Modric non è più una prima scelta di Zidane e non è più intoccabile per Perez, disposto ad ascoltare, per il suo cartellino, offerte intorno ai 10 milioni di euro. Per il Real, insomma, è sulla via del tramonto, una tesi supportata dai numeri. Il centrocampista arrivato nel 2012 dal Tottenham in questa stagione ha giocato complessivamente, tra Liga e Champions League, sei partite, solo due di queste dal primo minuto (contro Bruges e Celta). L'infortunio rimediato con la Croazia gli ha fatto saltare quattro match, il resto l'ha fatta la scelta di Zizou di promuovere titolare il Pajarito Valverde. A 34 anni Modric ha capito che sarà messo alla porta, che è arrivato il momento di cambiare aria, di accettare una nuova sfida, magari in Italia.

    RISPOSTA MILAN - La sua prima scelta è il Milan, del quale è tifoso, per il quale è pronto a ridursi l'ingaggio faraonico, circa 10 milioni di euro netti all'anno, ma da Milano non arrivano segnali incoraggianti. Nonostante l'ottimo rapporto con Boban, con il quale si è confrontato, Modric non rientra nei piani del club. Gazidis è stato chiaro, sì all'arrivo di leader, no a investimenti importanti per giocatori abbondantemente over 30. Il due di picche estivo, insomma, è destinato a ripetersi anche nelle prossime settimane, a meno che non ci siano condizioni economiche favorevoli, al momento improbabili.

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