Marcelo Simonian passa al contrattacco. Dopo l'archiviazione dell'inchiesta aperta per la denuncia di estorsione avanzata da Zamparini nell'ambito della cessione di Pastore al Paris Saint-Germain, il procuratore si organizza con i suoi avvocati per rivolgersi al giudice civile. Non solo nega di aver chiesto cinque milioni in più per non ostacolare l'affare, ma l'agente argentino dice di non aver mai ricevuto i soldi che gli spettano: Simonian pretenderebbe 19,9 milioni, ovvero la metà del ricavato della vendita (39,8 milioni), ma si 'accontenterebbe' di 17.

Stando a quanto scrive l'edizione odierna del Giornale di Sicilia, il PSG avrebbe già pagato il 50% della somma, ma risulta che 'in nessun istituto bancario' della città il Palermo 'abbia disponibilità liquide anche solo prossime a quanto ricevuto in pagamento dalla società francese'. Proprio per questo, l'uomo che cura gli interessi del Flaco chiede il sequestro di tutti i beni 'mobili e immobili, crediti, somme o cose comunque facenti capo' alla società di viale del Fante. Una querelle, quella tra Simonian e Zamparini, che non accenna a concludersi.