
Psg, Dembélé: "Pallone d'Oro? Ci penso ma non conta. L'Inter merita la finale, può farci male"
COSA SIGNIFICA LA FINALE - "Come ho detto più volte, sono molto orgoglioso di essere arrivato in finale. Abbiamo lavorato sodo, non è stato sempre facile: non siamo partiti bene, ma abbiamo fatto la differenza nella seconda parte dell'annata. Essere qui è eccezionale, è un momento di grande gioia".
PALLONE D'ORO - “Sono ripetitivo, l’importante sono i trofei di squadra che potrei vincere e non su quelli individuali. Ovviamente ci penso, ma attraverso i risultati di squadra”.
CAMBIAMENTO - “Non fu una passeggiata col Bayern, ma fa parte del calcio. È stato un momento difficile a livello personale, ma sono riuscito a trovare un alto livello e lo stesso ha fatto la squadra. Sono contento del percorso fatto, soprattutto da gennaio in poi: c’è stato un cambio di mentalità”.
SERENO - "Bisogna restare freddi, chiaramente c'è tanto entusiasmo e noi siamo entusiasti, però bisogna rimanere tranquilli, seri, sereni, anche se col sorriso stampato in viso. Dovremo gestire le emozioni, sarà una chiave della partita".
RIVALI FRANCESI - "Sono molto contento di ritrovarli in Champions, hanno disputato un'ottima stagione. Pavard è molto intelligente, difficile da superare: spero di batterlo, ma sono contento di trovarlo da avversario in in finale di Champions League".
INTER - "È una grandissima squadra, che merita ampiamente la finale. Giocano insieme da 4-5 anni, sono molto fisici e sanno sia difendere sia attaccare. Sanno gestire il possesso palla, sanno mettere in difficoltà gli avversari. Dovremo essere concentrati dal primo all'ultimo minuto, altrimenti possono farci male".
LE ALTRE FINALI - "Sì, nel 2018 con la Francia è andata bene, poi meno bene. Ora mi gioco un sogno, non vedo l'ora".
KVARA - "È un giocatore fantastico, si è ambientato bene: non credo sia così difficile, inoltre ha tanto talento e lavora tanto, capisce subito cosa gli viene chiesto. È stato accolto a braccia aperte a Parigi".
SENZA MBAPPE - "No, me lo chiedete spesso: non so cosa sarebbe successo se Kylian fosse rimasto. Lui aveva un sogno, di giocare nel Real Madrid: lui è andato, ma il PSG va avanti. C'è un prima, un durante e un dopo Mbappè: ora ci concentriamo su cosa fare".
LUIS ENRIQUE - "Mi ha chiarito subito di voler puntare su di me come centravanti, è un ruolo dove ho possibilità di spostarmi e che mi piace: si tratta di creare incertezza per gli avversari. A volte ti metti oltre la linea difensiva, a volte dietro, cerchi di farla impazzire e mi piace molto".
