
Ribery: "Avrei meritato il Pallone d'Oro, l'Inter può vincere la Champions. Me e Robben o la Thu-La? Noi al top per 10 anni..."
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BAVIERA NEL CUORE - "Perché mi ha accolto, capito, aspettato, voluto bene e io vorrò sempre bene a lei e alla sua gente. Il Bayern è stata una grandissima avventura, e poi in città abita ancora la mia famiglia. Il ricordo più felice è il 2013, l’anno in cui abbiamo vinto tutto: eravamo una macchina e ci divertivamo pure. E io forse avrei meritato il Pallone d’Oro...".
FINALE 2010 - "Certo, la squalifica nell’andata con il Lione, che mi ha tolto la finale del Bernabeu, non posso dimenticarla: è stato un grande dolore, ma non puoi controllare tutto in una carriera. Non ho la certezza che il Bayern con me in campo avrebbe vinto contro l’Inter, magari l’avremmo persa lo stesso, ma sarei stato un’arma in più".
SI RIVEDE IN OLISE? - "È una bellissima sorpresa, mi piace la mentalità che ha portato. Ed è anche francese... So quanto sia difficile cambiare Paese, lingua e obiettivi: le pressioni aumenteranno, ma saprà gestirle. Anche grazie a Kompany, che ha ritrovato il feeling con il gruppo e ha la luce ‘speciale’ che c’è negli occhi delle persone davvero innamorate del calcio".
COM’E’ L’INTER? - "Equilibrata, appassionante, imprevedibile. Bella da vedere perché sono due giganti, anche se, purtroppo, ci sono tante assenze dalla parte tedesca. In queste sfide bisogna essere oltre il 100%, nel fisico ma soprattutto nella testa. Il Bayern è sempre il Bayern, ma l’Inter è alla stessa altezza per solidità e organizzazione: anche lei può pensare davvero di vincere questa Coppa".
IL SEGRETO DI INZAGHI - "Simone ha costruito un giocattolo molto bello, le sue squadre hanno una precisa identità: a me piacciono le persone che si mettono in gioco come lui. E come suo fratello Pippo. Per un breve tratto, a Salerno, ho fatto il suo collaboratore tecnico e ci siamo capiti al volo: con i campioni funziona così, non servono troppe parole".
THURAM - "Basta parlare per qualche minuto con Lilian e capisci perché Marcus sia venuto su così bene. Si comprende quale mentalità ci sia in quella famiglia. Thuram sa che non esistono scorciatoie, che bisogna fare i passaggi necessari di crescita: lui li sta facendo tutti. È un piacere vederlo correre e vedere anche il feeling con Lautaro".
QUALE COPPIA FRA LA THU-LA E LUI E ROBBEN? - "Adoro gli attaccanti dell’Inter, si capisce che sono amici come me e Arjen ma noi, oltre a giocare in ruoli diversi, siamo stati al top per 10 anni: la coppia Ribery-Robben ha fatto la storia del calcio, non solo quella del Bayern".
