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    Romamania: Dzeko super, ma Gerson ora è un caso...

    Romamania: Dzeko super, ma Gerson ora è un caso...

    Dopo le polemiche, le accuse e il nervosismo di Bergamo, la Roma centra il primo obiettivo stagionale: la qualificazione al prossimo turno di Europa League da prima del girone con una giornata d'anticipo. Una magra consolazione alla luce del valore degli avversari, eppure un primo passo in un percorso in cui la squadra giallorossa è spesso inciampata: l'avventura europea. 
    Luciano Spalletti si aggrappa a Edin Dzeko, autore di una tripletta - il primo gol una vera perla per i pochi presenti sulle tribune dello stadio Olimpico - e di una prestazione maiuscola. Il bosniaco, oltre a timbrare tre volte il cartellino, è spesso al centro dell'azione venendo indietro a prendersi palla a centrocampo e allargandosi sulle fasce per offrire diverse soluzioni ai suoi compagni. 
    Non è stata comunque una passeggiata di salute per Strootman e compagni che hanno costruito diverse occasioni da gol sbloccandosi solo nel finale dopo essere stati raggiunti sull'uno pari dopo l'iniziale vantaggio. 
    Segnali positivi sono arrivati da Juan Manuel Iturbe, volenteroso e disponibile ma ancora impreciso. Se fosse arrivato il gol, magari avrebbe preso un po' di quella fiducia che gli servirebbe come il pane, ma il tecnico toscano ha deciso che sulla lavagna luminosa del primo cambio romanista comparisse proprio il suo numero nonostante il secondo vantaggio appena conquistato. 
    Rimane un caso Gerson: anche contro il Viktoria Plzen, il centrocampista brasiliano è stato praticamente ignorato da Spalletti. Per lui solo 210 secondi in campo, recupero incluso. Una gestione incomprensibile per un ragazzo che quando è stato chiamato in causa non è stato così disastroso. Nemmeno in un momento come quello attuale in cui al centrocampo romanista manca ossigeno, il brasiliano pagato la bellezza di 16,6 milioni di euro riesce ad entrare in turnazione. 
    Magari alla prossima in Europa League, a qualificazione già acquisita, sarà possibile vederlo dall'inizio. Una vera e propria mazzata a livello mentale per un giocatore che ieri, pur entrando all'89esimo, ha cercato di farsi vedere dai compagni e farsi dare la palla, nei limiti di una partita già abbondantemente in archivio. Bene il passaggio del turno, insomma. Ma se agli occhi di Spalletti Gerson non è in grado di giocare neanche una partita del genere, forse c'è qualcosa che non va. 

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