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  • Samp, Vieira: 'Cè un clima diverso. Voglio giocare, ma non chiamatemi Ronaldo...'

    Samp, Vieira: 'Cè un clima diverso. Voglio giocare, ma non chiamatemi Ronaldo...'

    Dopo una stagione da studente, il centrocampista della Sampdoria Ronaldo Vieira è pronto a prendersi le chiavi del centrocampo blucerchiato. Il giocatore arrivato un anno fa dal Leeds ha completato il suo periodo di apprendistato, e ora punta alla conferma: "Le cose stanno funzionando bene. È stato un anno di ambientamento. Venivo da un calcio molto fisico come quello inglese, qui la differenza si era sentita, con un gran lavoro sulla tattica. Ma vedo che le cose stanno cambiando, sento questo ambiente più mio" ha detto a La Gazzetta dello Sport. "L’inizio è stato difficile, ma era normale. Sono cresciuto molto con Giampaolo, ho giocato quattordici partite, mi è sembrato un buon bilancio per la mia prima stagione. È chiaro, avrei voluto andare di più in campo, ma questo è il calcio. Guardiamo avanti, senza dimenticare che devo dire grazie al nostro vecchio mister perché nel mio primo periodo blucerchiato mi ha aiutato tanto ed è stato per me una presenza fondamentale".

    Vieira è rimasto sorpreso in positivo da mister Di Francesco: "Abbiamo lavorato bene, ora vediamo cosa accadrà con le prime partite importanti. L’anno scorso ero più focalizzato sullo stesso gesto tecnico, quest’anno abbiamo più opzioni di gioco, c’è un clima diverso, forse dal mio punto di vista è più facile. Il gruppo? È forte, molto forte. Abbiamo elementi che ci permettono di variare gli schemi in tutti i reparti del campo. Fra i nuovi, faccio una citazione speciale per Murillo, davvero un grande. Ma avverto uno spirito positivo, c’è competizione fra di noi perché tutti vorremmo giocare, ma da parte di tutti c’è la consapevolezza del fatto che questo è uno sport collettivo, quindi alla fine il bene ultimo è solo quello della Samp. Dirò di più: sta nascendo un bel gruppo fuori dal campo, più bello della stagione passata. Io, poi, sono ormai a mio agio con la lingua italiana, e questo aiuta: i mesi di lezione fatti nel campionato scorso sono stati utili".

    Primo obiettivo, fare meglio dello scorso anno: "Ce lo siamo già detto con i compagni. Quest’anno dovremo fare qualcosa di più" confessa Vieira. "Abbiamo alternato prestazioni importanti anche contro le grandi, come Milan e Roma, ad esempio, a risultati meno positivi. Proviamo a fare qualcosa di più. Sarà sempre dominio Juventus? Il valore dei campioni d’Italia non sarà mai in discussione. Dico, però, che forse in Italia a livello assoluto rispetto alla Premier League è possibile sovvertire pronostici già scritti: anche noi l’anno scorso abbiamo battuto la Juve. Siamo forse più ambiziosi, abbiamo aumentato la nostra autostima, in parte per i nuovi innesti, in parte per l’arrivo di Di Francesco, un allenatore con un passato importante, in parte anche perché noi siamo cresciuti. Chi c’era già, ha un anno di esperienza in più sulle spalle e questo vuol dire molto".

    In chiusura Vieira racconta le sue impressioni sulla sua presentazione, quando il club doriano giocò sul nome ("Ronaldo") organizzando l'annuncio ufficiale sulla falsariga di quanto fatto dalla Juve per CR7: "Un’iniziativa geniale sul piano social, ma vorrei che di me in futuro si parlasse solo come Vieira" conclude il classe 1998.

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