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  • Sampmania: cedere con diritto e acquistare con obbligo, ecco perché ora Murillo è un 'caso'

    Sampmania: cedere con diritto e acquistare con obbligo, ecco perché ora Murillo è un 'caso'

    • Lorenzo Montaldo
    Il giudizio di molti tifosi della Sampdoria su Jeison Murillo credo risulti particolarmente inficiato dall’impressione tremenda che tutti, io compreso, abbiamo ricevuto dal difensore colombiano durante il girone di andata della disastrosa scorsa stagione. Ad inizio campionato il Doria prendeva imbarcate a destra e a manca, aveva incassato 16 reti nelle prime 7 giornate e l’intera fase difensiva sembrava impostata da una formazione dilettantistica, piuttosto che da un club di Serie A. In tutto ciò Murillo risaltava particolarmente perché elemento di maggior esperienza e, sulla carta, affidabilità in rosa. Fortunatamente la Samp ha iniziato a sbandare meno grazie a Ranieri, chiudendo il campionato con una media di 1,71 gol subiti a partita contro i 2,28 di Di Francesco. Ad onor del vero però va ricordato anche che sull’unico termine di paragone possibile tra i due mister, ossia le prime sette partite del girone, Ranieri ha incassato addirittura più gol del predecessore (18 marcature al passivo) portando la media ad un orribile 2,57. 

    Ecco, credo che questo dato vada tenuto in considerazione quando si stilano bilanci e valutazioni, specialmente in ottica calciomercato. Oggi la situazione è particolarmente ingarbugliata. Il Doria si ritrova prigioniero della vicenda Murillo, anche a causa di alcuni evidenti errori commessi in sede di trattativa. Il primo, marchiano controsenso è quello di investire 13 milioni su un calciatore all’epoca ventisettenne - quindi con pochissimo margine di plusvalenza - reduce da 562 minuti complessivi nell’intero campionato precedente, e soprattutto zavorrato da un contratto ereditato dal Valencia e quindi particolarmente pesante. La seconda mossa avventata invece è stata cedere il calciatore a gennaio con una formula, quella del prestito con diritto di riscatto, davvero difficile da comprendere. Lasciarlo partire in un momento delicatissimo della stagione senza monetizzare, massimizzando i rischi e minimizzando il margine di guadagno (se non gioca bene o si procura un infortunio torna indietro, se si valorizza se lo tengono) dovendo poi assicurarsi due difensori considerando l’imprevedibile infortunio di Ferrari, credo che sia una manovra quantomeno azzardata. Oltretutto in alcune partite giocate con Ranieri il colombiano aveva mostrato significativi passi avanti in termini di rendimento e concentrazione. 

    Oggi di piazzare Murillo proprio non se ne parla. Squadre disposte a spendere 14 milioni per un calciatore che la Sampdoria ha neccessità di vendere e di cui vuole a tutti i costi non ce ne sono. E all'orizzonte non si prevedono neppure possibili sviluppi in tal senso. Qualche interessamento dalla Liga arriva, ma è poca cosa per il momento. Quindi, riflettendo sulla vicenda, vi lancio una provocazione: siamo sicuri che non potrebbe avere più senso, a livello puramente tecnico, trattenere l'ex centrale dell'Inter sacrificando magari al suo posto un più spendibile Colley? Non sono sicuro che la formazione di Ranieri accuserebbe troppo a livello di equilibrio. 

    Ovviamente questo scenario risente di alcune situazioni contingenti, per esempio dello stipendio di Murillo, che la Samp vuole tagliare, di quella che definisco 'sindrome Zapata' (spada di Damocle di un investimento troppo alto per le casse societarie) e dell'abbondanza di alternative nel reparto. Attualmente Ranieri ha sette centrali: Colley, Tonelli, Yoshida, Ferrari, Chabot e Regini, oltre allo stesso Murillo. Dovrebbero partire in tre, probabilmente Regini e Colley, e a quel punto il prescelto per la terza cessione sarebbe evidentemente Murillo. La situazione che si è venuta a creare nel pacchetto difensivo è un altro esempio delle operazioni sbagliate compiute a livello di calciomercato - il Doria cede con diritto di riscatto e acquista con obbligo - ma questo è un argomento che abbiamo già sottolineato a sufficienza, e non lo rimarco per non sentirmi accusare di essere monocorde. 

    Quindi, quali alternative ci sono per risistemare e riequilibrare il reparto? Io ne vedo soltanto tre. Una contempla l'arrivo di un'offerta vicina alla quotazione blucerchiata per Murillo, sarebbe probabilmente un colpaccio e onestamente io alle botte di fortuna credo poco. Le altre strade praticabili sono entrambe penalizzanti per i blucerchiati: un prestito con obbligo di riscatto o, più probabilmente, di diritto (Caprari docet), con la speranza di vedere i soldi a giugno dell'anno prossimo, oppure una stagione con cinque centrali a disposizione. A quel punto forse Ranieri potrebbe essere spinto a fare di necessità virtù, valutando una difesa a tre che comunque non credo rientri nelle corde blucerchiato e nei piani del mister, chissà. 

    Quello che mi pare abbastanza evidente è la situazione di impasse venutasi a creare a causa di un' operazione sbagliata e già poco comprensibile un anno fa. Una squadra che si presenta al ritiro con sette giocatori per due maglie qualche errore lo ha fatto, è inutile girarci attorno cercando improbabili giustificazioni di Covid, complotti, alieni e chi più ne ha più ne metta. Credo, e temo, che il mercato doriano si sbloccherà parecchio più avanti in questo senso. Spero che a risentirne non siano anche gli altri reparti, che attendono i soldi della cessione degli esuberi per chiudere i - necessari - correttivi agli altri ruoli.

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