
Schick non c'è, Pastore disadattato: sembra la peggiore Roma di Zeman
Di Francesco non sa più a che santo votarsi e regala una chance a Pastore, che sembra sempre più un disadattato. Dopo meno di un’ora senza un solo guizzo vitale, il tecnico lo richiama in panchina per rilanciare Zaniolo. Kluivert e Under sulle fasce sono la conferma di un progetto gioventù, anche se sull’olandese va segnalato un intervento tecnico di Capello, che suggerisce una posizione meno defilata per il figlio d’arte. Spazio anche a Mirante, visibilmente infreddolito nello scenario polare di Plzen, e a Marcano, oggetto misterioso della difesa. Con un cognome imbarazzante viste le sue incertezze difensive.
Il Viktoria pensava a un atterraggio morbido, convinto forse che il pareggio bastasse a qualificarlo, mai immaginando che il Cska potesse passare al Bernabeu. Protagonista assoluto della serata diventa Kovaric che entra in tutte le azioni importanti della partita, compresa quella in cui firma il gol del vantaggio che provoca più sconforto che delusione. Dopo quattro nitide occasioni da gol per i cechi, la Roma ha un sussulto vitale e trova il pareggio grazie al mancino di Under, un apprezzabile colpo di biliardo. Un brodino, pensano gli affezionati, ma c’è appena il tempo per una cucchiaiata perché il Viktoria, ancora trascinato da Kovaric, trova il gol che vale l’Europa League. Immagino che alcuni messaggi calorosi arriveranno dal Cremlino a Trigoria.
VIKTORIA PLZEN-ROMA 2-1 (primo tempo 0-0)
Marcatori: 17’st Kovarik, 23’st Under, 27’st Chory
Assist: 17’st Kopic, 23’st Santon
Ammoniti: 22′ Limbersky, 34′st Kluivert
Espulsi: 47’st Lu. Pellegrini (doppia ammonizione)
Viktoria Plzen (4-2-3-1): Hruska; Havel, Hejda, Hubnik, Limbersky; Prochazka, Hrosovsky; Kovarik, Cermak (36’st′ Horava), Kopic (28’st Petržela); Chory (42’st Řezníček). All. Vrba
Arbitro: Anthony Taylor
