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  • Casiraghi: 'Tifo per Marchisio, ma tra Jeve e Lazio non scelgo. Su Higuain e Immobile...'

    Casiraghi: 'Tifo per Marchisio, ma tra Jeve e Lazio non scelgo. Su Higuain e Immobile...'

    Il doppio ex Gigi Casiraghi ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Ho vinto la coppa Italia con entrambe le squadre ed è per questo, e per tutto ciò che ho vissuto a Torino e Roma, che faccio fatica a dirle per chi tifo. Ho avuto Marchisio nell’Under 21 e lo considero uno dei migliori giocatori italiani, spero che possa dimostrare una volta di più di essere tornato quello che è e che era prima dell’infortunio: un giocatore decisivo. Higuain ha addosso il senso del calcio. Semplice, diretto, letale: fa gol. E anche Immobile è così, perché si vede che negli ultimi tempi gioca con quella naturalezza di chi si sente a posto con se stesso, di chi è tranquillo delle proprie qualità. Ci sono campioni che hanno vinto qualcosa ma che hanno perso delle finali. C’è uno come Ibra che è un campionissimo e la Champions non l’ha mai alzata. Tutto ciò per dire che dentro una finale è tutto diverso, ma che non credo proprio che Higuain soffra d’ansia da finale. Viene da una stagione che tanti catalogano normale ma che è pazzesca: 32 gol cambiando squadra e arrivando dove non sei la stella ma sei fra tante stelle di enorme livello.Perché è questa la Juve. Di Dybala mi fa impazzire una cosa: rende normali le cose difficili. Così fanno solo i grandi. Lui e Higuain sono complementari: grande coppia. Keita è una bella sorpresa: perfetto nell’uno contro uno, sa partire da lontano e ti inchioda nello stretto, ti mette in difficoltà. Lo vuole la Juve? E allora questa gara potrebbe essere importante per lui. Felipe Anderson è il meno attaccante di tutti i citati ma sa fare cose super: corsa pazzesca, qualità, tecnica in velocità. In una finale uno così può essere determinante. La Juve ha la capacità di prendere una salita alla volta, e come nessuna sa capire e gestire i momenti della gara. Sa gestirsi anche mentalmente. Inzaghi è stato bravissimo, lavoro eccezionale: ha saputo tirar fuori il meglio da una squadra che non pareva così attrezzata per il posto che occupa in classifica, invece c’è riuscito, facendo anche bel calcio e segnando una valanga di gol. Assomiglia ad Allegri nel badare al sodo senza tante chiacchiere. Dopo la Roma i bianconeri hanno capito che non si può più sbagliare, che hanno mollato una volta e basta così. Avere 3 sfide-clou da giocare, ci metto anche il Crotone, può non essere facile psicologicamente ma quando arrivi lì dai e fai tutto". 
     

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