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    CM STADIO: Carpi-Chievo 1-2. Inglese: 'Perché quei fischi?'

    CM STADIO: Carpi-Chievo 1-2. Inglese: 'Perché quei fischi?'

    • Gabriele Pasca
    Il Carpi, per la seconda volta consecutiva, ospita una squadra veronese. La squadra di Fabrizio Castori, sceso in campo con un classico 4-4-1-1, non può contare sulla spinta propulsiva di Borriello, che non appare neppure tra le riserve. Il Chievo si affida a Meggiorini e Inglese in avanti. È proprio quest'ultimo, infatti, a sbloccare il risultato, a sette minuti dal fischio d'inizio, e a portare i vantaggio gli ospiti nell'incredulità generale. Passano appena sei minuti e, al 12', è Meggiorini a firmare il raddoppio, grazie ad un pallone d'oro servito dal collega e già marcatore Inglese, andatosi a depositare sul palo sinistro dello sloveno Belec. Partita decisamente in salita per i biancorossi che, avvertita la doppia sberla, iniziano a spingere senza però riuscire a concretizzare alcunché, eccezion fatta per il tiro sottoporta di Mbakogu, al trentesimo, di poco fuori dalla porta di Bizzarri. I minuti che separano la gara dalla pausa del primo tempo scorrono senza troppe difficoltà per i clivensi che, però, al 44' si trovano a dover fare i conti con una buona punizione calciata da Gabriel Silva che trova la testa di Lollo, abile a metter palla nell'angolino basso di Bizzarri, il quale respinge con la punta delle dita. L'inizio del secondo tempo segna un cambio di passo, quantomeno di mentalità, per i padroni di casa, che partono subito in avanti e al quinto minuto sono già riusciti a collezionare due discrete occasioni, l'ultima delle quali finita in polemica a causa del presunto tocco di mano in area del numero 12 gialloblù, Bostjian Cesar. Castori chiede a gran voce il calcio di rigore; il primo ufficiale, però, non è d’accordo con lui e lascia proseguire il gioco. La tifoseria, che fiuta la grinta del Carpi nel cercare il pareggio, fa diventare il "Braglia" una bolgia e, forse merito anche del clima, i padroni di casa accorciano le distanze al minuto 62, grazie all'autorete di Gamberini, seguita al palo di Letizia. Ormai l'atmosfera è calda è il Carpi ci crede. Al 70' altra clamorosa occasione, questa volta a firma Mbakogu, che ti testa accarezza il palo sinistro, mandando di poco fuori. I successivi venti minuti saranno carichi di tensione per entrambe le squadre, ormai poco lucide e inclini a lasciare ampi spazi per la ripartenza. La bilancia pende a favore del Carpi che, fino alla fine, tenta di racimolare almeno un punto. Nulla da fare: il Chievo, ormai ben piazzato e chiuso, non concede nulla ai padroni di casa, saldamente ultimi in classifica. Clivensi, invece, undicesimi a quota 16 punti.

    CARPI

    Il difensore del Carpi, Cristian Zaccardo: "C'è tanta amarezza perché oggi abbiamo visto in campo due squadre diverse. Se giochiamo come quella del primo tempo non ci salviamo, se continueremo a giocare come quella del secondo possiamo salvarci. Capisco bene che tutti, oggi, si sarebbero aspettati qualche punto, purtroppo paghiamo a caro prezzo i nostri errori e questo è un dato di fatto. Non c'è più tempo per voltarsi indietro, ormai dobbiamo giocarci tutto con grande cuore, come abbiamo dimostrato di saper fare in questo secondo tempo, e non solo".

    CHIEVO VERONA

    L'attaccante del Chievo, Roberto Inglese: "Certamente segnare un gol in serie A è sempre un'emozione indescrivibile. Il Carpi è una squadra alla quale io sento di aver dato molto e, sinceramente, sono rimasto molto male per i fischi ricevuti durante la partita da qualche tifoso. Personalmente credo che ciò che in passato ho fatto sia sotto gli occhi di tutti, e il Carpi resta una squadra che anche a me ha dato tanto. Oggi, comunque, abbiamo fatto una gran gara, specie nel primo tempo, concedendo pochissimo all'avversario. Il secondo tempo è stato certamente più complicato ma abbiamo comunque tenuto bene il campo e siamo riusciti a mettere in tasca questi tre punti che, a questo punto del campionato sono fondamentali".
     

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